Albania: ok Corte Strasburgo a check anticorruzione giudici

(ANSA) - STRASBURGO, 09 FEB - Secondo la Corte europea dei diritti umani, la procedura introdotta in Albania nel 2016 per valutare se tutti i magistrati del Paese hanno "etica e capacità professionali" adeguate è una soluzione necessaria e proporzionata per contrastare la corruzione.

Nella sentenza sul ricorso introdotto da una giudice della Corte Costituzionale licenziata in seguito a questa valutazione, i togati di Strasburgo hanno stabilito che la procedura "è stata equa e il licenziamento proporzionale".

L'ex giudice aveva accusato tra l'altro gli organi incaricati della rivalutazione di non essere "indipendenti e imparziali" e asserito che il divieto a vita di rientrare in magistratura è stato sproporzionato.

Ma per la Corte di Strasburgo l'intera procedura rispetta gli standard di un processo equo e imparziale e non ci sono prove di pressioni dell'esecutivo sugli organi di valutazione. Inoltre la Corte afferma che la giudice ha potuto presentare prove a sua discolpa, ma che queste sono state insufficienti a spiegare da dove provenisse il denaro usato per acquistare un appartamento.

Questo ultimo punto, secondo la Corte, ha reso giusto l'allontanamento a vita dalla magistratura "per gravi violazioni all'etica", dato che l'obiettivo era di "eliminare i corrotti dal sistema giustizia". (ANSA).