(ANSA) - ROMA, 27 DIC - Sembra volgere al termine l'era di
Phil Mickelson. Tra i migliori golfisti degli ultimi 30 anni il
2022 per il californiano, in quanto a risultati sul campo, è
stato un anno da dimenticare. Tra polemiche, controversie - per
il passaggio dal PGA Tour alla Superlega araba e per
dichiarazioni sopra le righe - e un tonfo nella classifica
mondiale. "Lefty", infatti, lo scorso marzo per la prima volta
dal 1993 è finito fuori dalla Top 100. Nove mesi dopo, il
mancino di San Diego è addirittura 213esimo. Solo nel 1992,
prima del New England Classic, era uscito dai migliori 200.
E pensare che Mickelson nel maggio 2021 si era distinto
conquistando la 103esima edizione del PGA Championship
diventando, a 50 anni, 11 mesi e 7 giorni, il più anziano
vincitore di un torneo del Grande Slam.
Dal trionfo alla caduta. Il suo discusso passaggio alla LIV Golf
- le cui gare, dai montepremi monstre, al momento non
garantiscono punti per il ranking mondiale - sembra avergli
giovato solo in termini economici. Questa la parabola di
Mickelson, campione in crisi di risultati. (ANSA).