Quotidiano Energia - Dalla Commissione Ambiente del Consiglio regionale della Lombardia è arrivato il via libera all’unanimità al progetto di legge di promozione e sviluppo di un sistema di Comunità energetiche rinnovabili.
Il provvedimento prevede un finanziamento di 22 milioni di euro per il triennio 2022/2024 con l’obiettivo di arrivare in 5 anni alla realizzazione di nuove Rec in un numero compreso tra 3 mila e 6 mila, con un incremento di potenza fotovoltaica installata compreso tra 600 e 1.300 MW, coincidente con un valore variabile tra il 13% e il 29% dell’obiettivo di sviluppo del fotovoltaico al 2030.
A queste risorse potranno aggiungersi quelle del Pnrr a sostegno delle comunità energetiche che prevedono un finanziamento di 2,2 miliardi di euro per i Comuni con meno di 5mila abitanti e quelle del Por Fesr a disposizione della Regione per il sostegno alla diffusione delle Cer, che ammontano a 55,5 milioni di euro.
“Una migliore performance dell'intero sistema - ha spiegato il relatore del testo Gabriele Barucco (Forza Italia) in una conferenza stampa tenuta nei giorni scorsi - non solo fa bene all’ambiente perché riduce l'inquinamento e contribuisce alla lotta ai cambiamenti climatici, ma stimola il comparto della green economy che rappresenta per la nostra regione un'importante occasione di rilancio economico. Per questo, con la creazione delle Comunità Energetiche Rinnovabili, puntiamo all'autonomia energetica regionale”.
Sul tema è stato presentato anche un progetto di legge abbinato di cui è primo firmatario Massimo De Rosa (M5S), secondo cui “facilitare l'insediamento e la creazione di Comunità energetiche sul territorio regionale significa permettere alla Lombardia di compiere un rilevante passo in avanti in termini di sostenibilità ambientale e, allo stesso tempo, fornire ai cittadini un importante strumento di contrasto nei confronti del caro-bollette”.
“L’energia in più che sarà prodotta dalle Comunità energetiche - ha spiegato il presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi - potrà essere rimessa in rete a favore delle famiglie in difficoltà secondo un’idea di solidarietà che coinvolge anche il settore energetico i cui costi, in questa fase, rischiano di diventare insostenibili per moltissime famiglie e aziende. Questo progetto vuole essere una nuova frontiera dello sviluppo dell’autonomia delle comunità locali attraverso il coordinamento pubblico e la partecipazione di soggetti privati e del Terzo Settore”.