Forum ANSA con l'ambasciatore britannico Jill Morris: 'Mantenere rapporto speciale con l'Ue'

'Ancora tempo per evitare il no deal'

Redazione ANSA

L'ambasciatore britannico a Roma Jill Morris ospite del Forum ANSA.

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Anche dopo la Brexit, con l'Ue "vorremmo mantenere una partnership profonda e speciale che ci permetterebbe di lavorare come un alleato vicino all'Unione, per continuare a difendere i valori europei nel resto del mondo", ha detto l'ambasciatore britannico in Italia Jill Morris, ospite di un Forum ANSA.

Partecipare alle elezioni europee "non è ovviamente il risultato auspicato, il governo ha fatto il possibile per evitarlo ma siamo ancora parte dell'Ue e agiamo come membro affidabile e responsabile", ha detto ancora Jill Morris. "Non partecipare - ha detto - avrebbe potuto avere un impatto negativo per la legittimità del Parlamento europeo. Il governo tuttavia spera ancora di presentare una bozza di legge perché sia approvata prima della fine di giugno, evitando la necessità agli eurodeputati eletti nel Regno unito di andare a Bruxelles".

Un'uscita dall'Ue senza accordo "sarebbe il risultato peggiore per noi e per tutti e dobbiamo fare il possibile per evitarlo ma in mancanza di un accordo e di un'alternativa sarebbe questo il risultato. Un'uscita no deal avverrebbe il 31 ottobre, c'è il tempo per evitarlo e il governo si sta impegnando". "Uscire in maniera giusta - ha aggiunto - è la cosa importante. Ovviamente la situazione è molto fluida dobbiamo aspettare i risultati delle europee".

"Theresa May ha dimostrato una grande leadership negli ultimi anni" e il suo lavoro "è determinante per realizzare la decisione espressa democraticamente" con il referendum sulla Brexit, ha detto l'ambasciatore britannico in Italia Jill Morris. E' difficile ipotizzare sui motivi per cui la gente ha votato per uscire - ha argomentato ancora Morris -, il governo ha individuato specificamente un motivo generale: il desiderio da parte del popolo britannico di riprendere il controllo sui confini, sulle leggi e sulle tasse. La maggioranza del popolo britannico voleva che fosse il parlamento britannico a decidere e non le istituzioni europee".

I diritti degli italiani in Gran Bretagna dopo la Brexit "saranno garantiti, tutelati e protetti sia in caso di un'uscita con accordo sia in caso di uno scenario di no deal", ha detto Jill Morris, ospite di un Forum ANSA. "La premier Theresa May - ha aggiunto - due anni fa a Firenze ha detto agli italiani 'vogliamo che rimaniate' ed è il messaggio che vogliamo continuare a sottolineare". I diritti per quanto riguarda lavoro, studio e sistema nazionale sanitario saranno protetti per chi è nel regno Unito prima dell'uscita e anche per chi arriva nel periodo transitorio ma pure in caso di no deal i diritti sarebbero protetti. Per quanto riguarda gli studenti la situazione rimane come oggi. Dopo l'uscita e la fine del periodo transitorio non sappiamo ancora la situazione per il livello delle spese degli studenti europei, la situazione è ancora in discussione".

Nella Brexit "è stato chiaro fin dall'inizio che la priorità è proteggere la pace e la cooperazione che esiste quotidianamente" in Irlanda del Nord. "Nessun parlamento britannico - ha aggiunto - accetterebbe mai l'idea di un confine fisico in Irlanda del Nord perché sarebbe una minaccia alla pace".

"Sarebbe un errore strategico richiedere al popolo di esprimersi" con un secondo referendum sulla Brexit, ha detto l'ambasciatore britannico in Italia Jill Morris. "Non rispettare la decisione democratica del popolo - ha aggiunto - sarebbe molto dannoso per la nostra democrazia. Il dovere del governo e del parlamento è realizzare questa decisione".

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