Luogo - Archivio

Archivio di Stato di Potenza

Luogo: Via Nazario Sauro, 1, Potenza

L’Archivio di Stato di Potenza è un organo periferico del Ministero dei beni e delle attività culturali e del Turismo, alle dipendenze della Direzione generale Archivi.

Esso conserva gli archivi e i documenti prodotti dalle magistrature dell’Antico Regime e dagli uffici giudiziari, amministrativi e finanziari dello Stato istituiti nella provincia di Basilicata a partire dal 1806. Per molti aspetti, l’Istituto ha la fisionomia di “archivio regionale”: infatti, costituendo la Basilicata un’unica provincia sino al 1927, nell’Archivio del capoluogo lucano sono confluite le carte di uffici che avevano competenza sull’intera estensione dell’attuale territorio regionale. Solo in seguito all’entrata in funzione, nel 1955, della Sezione di Archivio di Stato di Matera, l’Istituto archivistico ha cominciato a conservare i documenti prodotti dagli uffici statali della sola provincia di Potenza.

Tra la documentazione conservata si segnalano anche: gli archivi notarili dei distretti di Potenza, Melfi e Lagonegro dal sec. XVI; documenti provenienti da chiese e monasteri soppressi nel corso del XIX secolo; i registri del catasto provvisorio; gli atti dello Stato civile dei comuni dell’attuale provincia di Potenza dal 1809 al 1865; liste di leva e ruoli matricolari.

L’Istituto conserva inoltre gli archivi di uffici statali soppressi e di enti pubblici estinti ed ha acquisito a vario titolo (dono, acquisto, deposito temporaneo) archivi privati (di famiglie e di persone) e pergamene di enti ecclesiastici lucani.

Alla funzione della conservazione sono collegati altri importanti compiti istituzionali, tra i quali:
- l'ordinamento degli archivi e la compilazione dei relativi inventari, indici, elenchi di consistenza, guide particolari e tematiche (i vari strumenti di ricerca, cioè, che rendono possibile la consultazione dei documenti);
- il restauro e la digitalizzazione del materiale documentario;
- l’assistenza ai ricercatori in sala di studio e le ricerche per corrispondenza;
- l’attività didattica;
- iniziative di ricerca scientifica e di valorizzazione del patrimonio archivistico (studi, pubblicazioni, mostre, conferenze etc.) anche in collaborazione con altri istituti culturali.

Inoltre, rappresentanti dell’Istituto fanno parte delle Commissioni di sorveglianza istituite presso ogni ufficio statale. Tali Commissioni svolgono un ruolo molto importante, in quanto selezionano i documenti ritenuti degni di conservazione permanente che, se riguardano affari cessati da oltre 30 anni, possono essere versati – cioè trasferiti – all’Archivio di Stato.

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