Luogo - Archivio

Centro di documentazione storia della psichiatria

Luogo: Via Amendola, 2, Reggio nell'Emilia (Reggio Emilia)

Istituito nel 1991 dall'Unità Sanitaria Locale n.9, dalla Provincia di Reggio Emilia e dall'Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia Romagna, il centro documenta la storia della psichiatria manicomiale a Reggio Emilia. Conserva il patrimonio bibliografico, archivistico e iconografico dell'Istituto Neuropsichiatrico di San Lazzaro, situato nel vasto complesso di edifici sorto sul luogo utilizzato nel Duecento come lebbrosario e destinato dal 1536 all'accoglienza degli alienati. Adibito a luogo di cura nella prima metà dell'Ottocento, ospita servizi sanitari diversificati.Il nucleo originario della raccolta è costituito dalla biblioteca del dottor Zani, direttore dell'Istituto dal 1871 al 1873: circa un migliaio di volumi cui si aggiunsero il lascito Tamburini ed altri nuclei librari comprensivi di testi di psichiatria, neurologia, anatomo-isto-patologia, periodici dell'Ottocento. Una sezione raccoglie testi di medicina legale, di criminologia, nonché i principali saggi di Lombroso e di Ferri. Il centro comprende, inoltre, un archivio con documenti dal XVIII al XIX secolo e un fondo fotografico ordinato dal 1880. Nelle due sale del museo sono esposti strumenti terapeutici e di contenzione e strumenti di laboratorio, oltre a ceramiche, ricami, manufatti in cuoio, dipinti e sculture realizzati dai ricoverati. Nell'annesso oratorio, riedificato nel 1785, si conservano alcuni interessanti dipinti sei-settecenteschi. Attraverso un’indagine capillare e pionieristica in Italia, l'Istituto Beni Culturali ha promosso in questi anni il censimento delle opere d’arte realizzate sul territorio grazie al cosiddetto 2%, dall'anno di promulgazione della legge sino al presente: infatti, la legge n. 717 del 29 luglio 1949 prescrive che il 2% della spesa complessiva per la costruzione di un edificio pubblico sia destinato alla realizzazione di opere d’arte contestuali, da acquistare o realizzare appositamente, mediante una scelta tra artisti effettuata con bando di concorso a tema. Anche il presente edificio contiene opere d’arte acquisite ai sensi di questa norma.

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