(ANSA) - VENEZIA, 09 FEB - La fragilità dei mercati
finanziari, i fenomeni inflattivi, i crescenti costi energetici
e la costante evoluzione e ridefinizione delle catene logistiche
a seguito di dinamiche geopolitiche internazionali di difficile
previsione, come la guerra ucraina, si fanno sentire nel report
annuale sui traffici 2022 della portualità italiana. compresa
quella veneziana. Dopo un primo semestre di crescita a doppia
cifra, nel corso dell'anno appena concluso i valori relativi
alla movimentazione merci del Porto di Venezia si sono
assestati su un positivo ma più contenuto +1,5% di tonnellate
rispetto al 2021.
Le rifuse solide rimangono trainanti (+10,1% rispetto
all'anno precedente). La crisi energetica in atto contribuisce
al notevole aumento del traffico di carbone (+105,4% sul 2021).
Buona anche la tenuta delle merci del comparto general cargo,
+3,1%, in particolare quelle trasportate via Ro-ro (+13,3% sul
2021). Nel complesso, le toccate di navi crescono del 12,5%
rispetto all'anno precedente e raggiungono le 2.829.
In forte crescita il traffico passeggeri, +77% quello locale
e traghetti e +712% quello crocieristico, a testimonianza
dell'intenso lavoro di riorganizzazione del settore condotto
dall'Autorità a seguito delle indicazioni governative che nel
2021 hanno rivoluzionato l'industria crocieristica veneziana.
Il porto di Chioggia dimostra di aver sofferto maggiormente
la congiuntura internazionale e riporta una flessione del 30%
delle tonnellate movimentate e ciò è riconducibile alla
dimensione dello scalo che risente maggiormente delle dinamiche
globali negative e recupera più lentamente quando le stesse si
presentano come positive. Si segnala tuttavia che, dal punto di
vista dei passeggeri, lo scalo clodiense ha accolto nel corso
del 2022 oltre 16 mila crocieristi, dato che è destinato a
crescere nel corso del 2023 con l'aumento delle toccate di navi
bianche programmate. (ANSA).
Porti: Venezia, traffico merci +1,5% tonnellate nel 2022
In forte crescita numero passeggeri delle crociere
