Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Vino: che vendemmia in Valpolicella nonostante il meteo bizzarro

Vino: che vendemmia in Valpolicella nonostante il meteo bizzarro

Patron Zymè Gaspari fiducioso:dopo stop Covid stiamo recuperando

ROMA, 18 ottobre 2020, 08:13

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Una vendemmia che si profila buona nonostante un agosto e parte di settembre piovosi e bizzarri in Valpolicella, vallata veronese riconosciuta a livello mondiale, patria di grandi vini: Amarone ma anche Ripasso, Recioto e Valpolicella. Ad anticiparla Celestino Gaspari, titolare dell'azienda agricola Zymè nel cuore della Valpolicella, uno degli autori chiave del riscatto della Valpolicella dagli anni '90, un passato da consulente e sprono alla nascita di una quindicina di aziende, soprattutto nella viticoltura veronese.
    «Rammento la vendemmia 2014, «quella sì che fu tremenda ma su questa sono fiducioso» prosegue Celestino Gaspari, allievo di quel Giuseppe Quintarelli che scrisse pagine memorabili con i suoi vini a partire dall'Amarone. Quest'anno c'è un elemento ulteriore: l'effetto Covid 19 sia sulle vendite che sull'enoturismo in cantina. «Abbiamo patito perdite secche durante il blocco forzato» spiega l'imprenditore agricolo «stiamo recuperando sia nelle visite in cantina che nell'esportazione». Quindi un segno di fiducia: «Se fino a due mesi fa pensavo a un netto dimezzamento del fatturato, sono convinto che il 2020 si concluderà con una flessione meno rilevante». A vendemmia terminata, conclude Gaspari, «non posso affermare con certezza che l'annata 2020 sarà legata a grandi riserve ma sicuramente a buoni vini».
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza