Parte all'Università di Padova,
con l'avvio delle lezioni dal primo ottobre, un progetto
sperimentare per la diagnosi sul virus del Covid 19 che
utilizzerà il test salivare, al posto del tampone, a cui si
potranno sottoporre volontariamente i circa ottomila fra
professori e dipendenti dell'ateneo. Il test verrà poi ripetuto
ogni 20 giorni. Contemporaneamente gli studenti dell''Ateneo del
Bo dovranno a scaricare sui propri smarphone una app che
registrerà anche il posto occupato nell'aula dove seguiranno i
corsi. "E' un programma sperimentale unico nel suo genere. La
collaborazione tra la sanità regionale e il mondo universitario
prosegue e produce risultati sempre più importanti" ha detto il
presidente del Veneto, Luca Zaia . Il rettore di Padova, Rosario
Rizzuto, ha spiegato che da maggio l'Università stava lavorando
"per assicurare che tutti gli studenti fossero presenti nelle
aule. Il nostro obiettivo era garantire la sicurezza - ha
aggiunto - nei flussi, negli spazi, con l'allestimento di altre
nuove aule rispetto alle 400 a disposizione, con la presenza di
stewart che controllassero che le regole fossero rispettate. Un
altro tassello è venuto con il test salivare" pensato dal prof.
Mario Plebani, presidente della Scuola di Medicina di Padova".
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