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Aida, la 'mamma Roma' di Srebrenica

Aida, la 'mamma Roma' di Srebrenica

In corsa al Lido il film di Jasmila Zbanic

VENEZIA, 03 settembre 2020, 18:12

Redazione ANSA

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QUO VADIS, AIDA? di Jasmila Zbanic, film in concorso in questa 77/a edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, ci porta con grande efficacia nell'orrore della guerra dell'ex Jugoslavia ed esattamente in una tragedia, quella di Srebrenica: protagonista una donna, una sorta di Anna Magnani, pronta a combattere per marito e figli come una leonessa. A questo si aggiunga una delle scene più strazianti mai viste in una sala buia: il riconoscimento da parte dei familiari delle vittime, compresa Aida (una straordinaria Jasna Djuricic), dei loro resti (ossa e qualche frammento di vestito) in un'enorme sala dove decine di scheletri sono stesi ordinatamente. E c'è chi riconosce e si dispera. Il film, applaudito a fine proiezione stampa dagli addetti ai lavori, racconta come nel luglio del 1975 Aida, traduttrice dell'Onu che vive col marito e i suoi due figli, sia convinta di essere al sicuro nel campo base delle Nazioni Unite dove lavora anche per i suoi stretti contatti con gli altri gradi della base di Srebrenica. Una base dove hanno trovato rifugio anche centinaia di cittadini d'etnia bosgnacca (bosniaci mussulmani), ma quando la pressione dell'esercito serbo sul perimetro si intensifica e arriva sul campo il feroce generale Ratko Madlic, soprannominato il "macellaio della Bosnia",Aida dovrà trovare la forza per salvare se stessa e la sua famiglia dal massacro.
    Combatterà con tutte le sue forze.
   

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