"L'importanza di tornare a
valorizzare questo patrimonio storico e culturale, anche
attraverso percorsi alternativi" è stata sottolineata da Dennis
Brunod (Rv) durante un'interpellanza presentata insieme alla
Lega al riguardo del recupero della Strada romana delle Gallie.
"Da recenti fonti stampa - ha spiegato Brunod - apprendiamo che
dopo anni di stop potrebbe essere ripristinato il transito
pedonale lungo la Strada romana delle Gallie, inserendo il
progetto della Regione nel programma Fesr 2021-2027. La
riapertura del tratto tra Bard e Donnas a percorrenza
ciclo-pedonale produrrebbe importanti ricadute economiche e
numerosi benefici dal punto di vista turistico contribuendo a
valorizzare anche gli itinerari Via delle Gallie, Via
Francigena, Cammino Balteo e Chemin des Vignobles. Chiediamo se
ci siano stati degli sviluppi sul lavoro di laser-scanner
effettuato dal Politecnico di Torino con una ditta
specializzata; come si intenda procedere e con quali
tempistiche" . Christian Ganis (Lega) ha aggiunto: "La Strada
delle Gallie è una delle più preziose testimonianze dell'epoca
romana, ma purtroppo a causa di diversi crolli, nel 2006 il
tratto è stato chiuso al traffico. A nostro avviso 17 anni di
attesa sono tanti: ci auguriamo che si arrivi presto ad una sua
definizione, pur nella consapevolezza delle difficoltà
dell'intervento".
L'assessore alle Opere pubbliche, Davide Sapinet, ha
sottolineato che "l'obiettivo e le idee su come procedere per
valorizzare quel tracciato sono chiare, ma i fenomeni da
affrontare sono complessi e quindi anche le previsioni sulla
loro efficacia possono essere variabili". Si parla "di un tratto
che interseca ambiti territoriali soggetti ad un costante
rischio di frane in roccia". Gli approfondimenti effettuati dal
Politecnico di Torino "per la predisposizione dei documenti
preliminari alla progettazione di interventi di mitigazione del
rischio da crolli di roccia" confermano "e anzi aggravano le
condizioni di pericolosità del versante, dove sono evidenti aree
instabili anche di diverse centinaia di metri cubi, rispetto
alle aree sottostanti e in particolare rispetto alla Strada
delle Gallie. Quanto rilevato è anche giustificato dai recenti
crolli dell'autunno-inverno che dimostrano di una parete
particolarmente attiva e di una strada altamente esposta ai
crolli. Al fine di verificare se sia possibile conciliare gli
interessi di fruizione del bene con la sicurezza dei visitatori,
i tecnici regionali, sulla base dello studio del Politecnico,
hanno quindi intrapreso una serie di attività finalizzate alla
valutazione del rischio e delle possibili opere di mitigazione
che sono state inserite nell'ambito del progetto approvato a
fine agosto 2023 a valere sul Programma regionale Valle d'Aosta
Fesr 2021-2027, per un importo complessivo di euro 2,5 milioni
di euro. Con questo progetto sui fondi europei, si concorderanno
nei prossimi mesi con i comuni interessati gli interventi
ipotizzati e le loro modalità di realizzazione e si valuterà
insieme a loro il livello di fruizione possibile delle aree".
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