"In Valle d'Aosta, nel periodo
compreso tra il 2021 e il 30 giugno 2023, risultano due
richieste" per presunti danni subiti a seguito di vaccinazione
anti-Covid: "la prima non ha avuto alcun seguito dopo le
informazioni offerte al cittadino. Nel secondo caso, la
prestazione non era competenza della nostra azienda Usl perché
la vaccinazione che avrebbe determinato l'evento avverso era
stata somministrata in altra regione. Di fatto non risultano, al
momento, secondo le norme vigenti, soggetti riconosciuti come
danneggiati e, di conseguenza, indennizzati dalla
somministrazione del vaccino anti-Covid". Così l'assessore alla
Sanità, Carlo Marzi, rispondendo a una interpellanza di Diego
Lucianaz (Rv) che chiedeva se negli ultimi mesi sia stato
riscontrato un aumento sia "dell'eccesso di mortalità
corrispondenti alle campagne vaccinali anti Covid-19" sia "di
segnalazioni di gravi patologie cardiocircolatorie". Ma anche
"se si intendano prendere in considerazione le richieste
avanzate dall'associazione Istanza diritti umani", relative
all'istituzione di un registro per le morti improvvise e di un
tavolo tecnico per la realizzazione di percorsi di ascolto e
cura dei danneggiati dal siero anti-Covid.
Marzi ha evidenziato che "il Registro regionale delle cause
di morte della Valle d'Aosta acquisisce e cataloga tutti i
decessi dei residenti e descrive le cause di morte indicate
sulla scheda Istat. Il dato sulle morti improvvise di soggetti
giovani degli ultimi mesi in Europa, non trova alcuna
corrispondenza nella nostra Regione: è un fenomeno che esiste da
molti anni - ben prima della pandemia - e che è attenzionato
della medicina e dalle istituzioni". Dopo l'avvio delle
vaccinazioni in Valle d'Aosta, sul finire del 2020, "come
riportano i dati dell'Istat, i decessi sono solo lievemente
superiori o addirittura simili a quelli del quinquennio
precedente all'insorgenza della pandemia. In questo periodo si è
verificato un aumento di segnalazioni di gravi patologie
cardiocircolatorie, in quanto chi ha contratto l'infezione da
Covid-19 aveva un rischio maggiore di manifestare complicanze
cardiovascolari. Questo rischio è stato indagato e rilevato
anche nei giovani. È stato registrato anche un lieve incremento
del rischio di miocarditi e pericarditi di bassa incidenza, ma
superiore all'atteso che, secondo uno studio condotto negli
Stati Uniti, si è verificato soprattutto nei giovani maschi,
dopo la somministrazione di vaccinazioni con prodotti vaccinali
ad acido ribonucleico messaggero mRna (Pfizer e Moderna). In
questi casi, i sintomi sono stati lievi o molto lievi e con
rapida guarigione".
"L'assessore, vergognosamente, mi dice che in Valle d'Aosta
non ci sono effetti avversi da vaccino. Sono senza parole", ha
replicato Lucianaz.
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