"Dopo tre volte che la bambina andava al pronto soccorso e non migliorava sarebbe stato opportuno tenere un atteggiamento più prudenziale". A dirlo in aula sono i periti nominati dal gip nel procedimento penale sulla morte a 17 mesi della bimba valdostana Valentina Chapellu, visitata e dimessa per quattro volte dall'ospedale Beauregard di Aosta. A processo con l'accusa di omicidio colposo il pediatra Marco Aicardi, di 49 anni, di Verrayes (Aosta) che per ultimo visitò la bambina il 11 febbraio del 2020.
I due periti sono stati nuovamente sentiti in aula, per un nuovo esame, chiesto dall'accusa, e finalizzato a valutare eventuali profili di colpa del pediatra. Per il perito Antonio Francesco Urbino ''il pediatra avrebbe potuto ricoverare la bambina e fare più accertamenti. C'erano stati dei campanelli dall'allarme e questo avrebbe dovuto indicare una maggiore prudenza. Certo, poi non si può dire che una terapia antibiotica precoce avrebbe permesso di salvare la vita alla bambina, tenendo conto del decorso molto rapido di queste patologie''.
Dello stesso avviso anche il medico legale Cinzia Immormino, che parla "di un mancato inquadramento della situazione clinica, dovuta credo solo allo stato di frettolosità del momento". Per i due periti non ci sono dubbi sul fatto che la bambina, il 17 febbraio del 2020, sia morta a causa di una polmonite batterica.
Per il consulente dalla difesa, Lorenzo Varetto, "non si può fare una valutazione solo sulla base dei referti senza aver visto le immagini della tac e della radiografia''. Infatti, i due periti del gip avevano eseguito la loro relazione basandosi sulle cartelle cliniche, che non contenevano le immagini degli esami ma solo i referti scritti.
La bambina era stata portata in ospedale più volte ma sempre dimessa in codice bianco, fino alla notte tra il 12 e il febbraio quando la situazione era precipitata tanto da andare in arresto cardiaco. Una volta stabilizzata era poi stata trasferita all'ospedale pediatrico Regina Margherita di Torino, dov'è morta.
Il giudice Marco Tornatore ha rinviato al 28 novembre per la discussione finale.
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