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Bimba morta dopo visite, 'in 9 anni unica vittima influenza A'

Bimba morta dopo visite, 'in 9 anni unica vittima influenza A'

Medico Regina Margherita sentito in aula come testimone accusa

AOSTA, 22 novembre 2022, 16:47

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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'Sicuramente di influenza A si muore molto meno di anni fa, e in nove anni che lavoro in rianimazione l'unico caso di decesso che ho visto è quello di Valentina''.
    Così il medico rianimatore dell'ospedale Regina Margherita di Torino, Lorenzo Moscaritolo, sentito in tribunale ad Aosta testimone dell'accusa, nell'ambito del processo per la morte di Valentina Chapellu, deceduta a 17 mesi il 17 febbraio del 2020 a causa di una sovrainfezione dovuta al virus dell'influenza. Con l'accusa di omicidio colposo è a processo il pediatra Marco Aicardi, di 39 anni, di Verrayes (Aosta), che per ultimo visito la bambina prima del trasferimento a Torino. La piccola, tra il gennaio e il febbraio del 2020, aveva fatto quattro accessi all'ospedale pediatrico Beauregard di Aosta, ma era sempre stata visitata e poi dimessa. Fino al 12 febbraio, quando era arrivata in ospedale in condizioni disperate, una volta stabilizzata era poi stata trasferita a Torino dove qualche giorno dopo era morta.
    Il medico rianimatore, in aula, ricorda come le condizioni della piccola fossero molto gravi e che la piccola era stata sottoposto a un tampone nasale risultato positivo al virus dell'influenza. Durante l'udienza è stata sentita anche l'infermiera che il 11 e il 12 febbraio aveva visto in ospedale ad Aosta la bambina. Molti i non ricordo della testimone, che ha detto come la ''piccola è arrivata in condizioni gravissime. Il 118 ci ha avvisato che stavano portando una bambina in arresto respiratorio, ma non pensavamo così grave. Una volta stabilizzata la piccola è stata trasferita al Parini, noi qui non abbiamo la rianimazione''. L'infermiera ha poi detto che l'imputato ''non si è mai rifiutato di visitare la bambina, ha chiesto alla mamma se avesse chiamato il pediatra di base. E poi, rispetto ad altri medici lui è così, meno espansivo, ma è il suo modo di lavorare''. Il processo proseguirà il prossimo 6 dicembre. 
   

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