Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Violenza a disabili in casa accoglienza, condannati gestori

disabili

Violenza a disabili in casa accoglienza, condannati gestori

Contestato anche episodio di abuso sessuale

AOSTA, 26 gennaio 2021, 14:07

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Il gup di Aosta, Luca Fadda, ha condannato, per maltrattamenti e violenza sessuale, i responsabili della Casa famiglia Betania di Aosta. Si tratta di Giorgio Diémoz, 73 anni di Aosta, condannato a 4 anni e 4 mesi (maltrattamenti e violenza sessuale) e di Lucia Vigna, 60 anni di Aosta, (due anni - pena sospesa) solo per il reato di maltrattamenti.
    I due imputati, che gestiscono la struttura privata che accoglie persone disabili, erano accusati di aver picchiato sei dei loro ospiti. Gli episodi contestati si sono verificati tra il 2015 e il 2017. Secondo l'accusa, sostenuta in aula dal pm Manlio D'Ambrosi, i due in più occasioni avrebbero maltrattato i giovani ospiti, tutti maggiorenni e con gravi disabilità. A Giorgio Diémoz è stato anche contestato un episodio di abuso sessuale. Dalle indagini, iniziate nel 2019 dopo la denuncia da parte di alcuni familiari e condotte dall'aliquota di polizia giudiziaria, erano emersi i maltrattamenti. Durante il processo, che si è svolto con rito abbreviato, gli imputati hanno sempre respinto tutte le accuse e hanno poi annunciato il ricorso in appello. 

Violenza a disabili: gestori struttura, totale estraneità - "Non abbiamo mai picchiato nessuno e crediamo nella giustizia". Lo dichiarano Giorgio Diémoz, 73 anni e la moglie Lucia Vigna, 60 anni, entrambi di Aosta, condannati dal tribunale di Aosta per aver maltrattato alcuni ospiti della struttura per persone disabili che gestiscono. "Andremo in appello - continuano - e dimostreremo la nostra totale estraneità a tutte le accuse, che non riusciamo a capire come siano nate. Noi vogliamo bene ai nostri ragazzi e non abbiamo mai fatto nulla di ciò che ci viene contestato". I due imputati, difesi dall'avvocato Federico Parini, sono accusati di aver dato degli schiaffi a quattro ragazze che all'epoca dei fatti contestati erano loro ospiti. A Diémoz è stato anche contestato un abuso sessuale. Accuse respinte dall'imputato, che assieme alla moglie, ha già annunciato ricorso in appello.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza