(ANSA) - PERUGIA, 26 GEN - In merito all'audizione alla Terza
commissione dell'Assemblea legislativa dell'Umbria sullo stato
della sanità regionale della presidente della Regione, Donatella
Tesei, l'assessore Luca Coletto e Massimo D'Angelo, direttore
regionale Salute e Welfare, Coletto "intende ribadire con
chiarezza quanto è emerso nel corso dell'incontro".
"Il sistema sanitario ereditato dalle precedenti amministrazioni
regionali - afferma, in un comunicato della Regione - è quello
di Sanitopoli, dove i migliori professionisti fuggivano, i
cittadini cercavano risposte ai bisogni di salute in altre
regioni e, ben prima del Covid, le liste di attesa erano
lunghissime. Una sanità con 17 ospedali senza una vocazione
specifica, alcuni privi delle basilari certificazioni di
sicurezza e mal utilizzati che hanno portato ad un disavanzo
strutturale esorbitante".
"Sul versante della spesa farmaceutica - prosegue - lo
sforamento era tra i più alti d'Italia già nel 2017 ed è andato
aumentando negli anni successivi. Come dichiarato oggi dalla
Presidente, dal 2015 al 2019 la spesa farmaceutica per acquisti
diretti è aumentata di 50 milioni, senza alcun tentativo di
razionalizzarla. Grazie alla nostra deliberazione mirata a
ricondurre le prescrizioni all'appropriatezza, stiamo riducendo
la spesa costantemente e contestualmente garantiamo ai cittadini
cure adeguate. Voglio inoltre ribadire che la fuga di cittadini
in cerca di assistenza adeguata è iniziata oltre cinque anni fa.
Il saldo di mobilità sanitaria è crollato da +25 milioni nel
2017 a - 4 milioni nel 2019. L'inversione di tendenza è avvenuta
nel 2017 per poi manifestarsi in pieno nel 2018-19. Sulla
gestione dell'emergenza Covid siamo stati valutati
oggettivamente tra le migliori regioni per la tempestività degli
interventi sulle strutture ospedaliere e sulla campagna di
vaccinazione".
"Come tutte le altre Regioni - sottolinea - abbiamo dovuto
sopportare costi aggiuntivi per la gestione del Covid, che non è
finita con il decreto del ministro il 31 marzo 2022, visto che
attualmente ci sono circa 200 pazienti ricoverati nei nostri
ospedali. La pandemia ha ritardato anche il percorso di riforme
che era e rimane tra le nostre priorità visto che le precedenti
amministrazioni non sono state in grado di adottare un documento
di programmazione negli ultimi dieci anni. Abbiamo iniziato a
dare una identità chiara ai piccoli ospedali, cercando
professionisti che facciano mobilità attiva e che se ne sono
andati a causa di mancanza di visione e di prospettiva. Da oltre
un anno stiamo trattando con il ministero circa i 5 miliardi che
mancano alla sanità, perché è oltremodo evidente che è
necessario un intervento nazionale. I dati Agenas sul personale
della sanità dicono che abbiamo il maggior numero di medici ogni
mille abitanti in Italia, 2,35 medici ogni mille abitanti e 5,66
infermieri ogni mille abitanti: dati massimi a livello
nazionale".
"Risulta perciò evidente - sottolinea l'assessore - che sarà
necessaria una loro nuova redistribuzione per coprire le
esigenze di tutti i territori. Serve un percorso di
efficientamento e di innovazione dell'intero sistema, ma per
portarlo avanti c'è bisogno di tempo e i primi due anni il Covid
non ci ha permesso di affrontare subito tali questioni. Oggi,
con l'aumento dei costi energia e dei costi Covid il bilancio
regionale è gravato per circa 100 milioni, che i fondi nazionali
non coprono. Tale situazione è analoga in tutte le regioni ed è
stata segnalata ad agosto 2022 ai ministri del periodo ed
nuovamente agli attuali. Gli incrementi di spesa si sommano ai
disavanzi strutturali e peseranno anche sul 2023. Affronteremo
tutte queste sfide complesse, senza però sottacere sulla loro
genesi". (ANSA).
Sanità:Coletto,affrontiamo sfide senza sottacere loro genesi
Assessore, chiarezza su audizione in Terza commissione
