La piastra logistica di Città di
Castello è arrivata ormai al traguardo. Ad annunciarlo è
l'assessore regionale alle Infrastrutture Enrico Melasecche
spiegando che sono stati individuati, attraverso una gara, due
operatori privati interessati e tra pochi giorni sarà definito
il vincitore. "Una bella notizia - ha affermato - che avrei
voluto dare da tempo ma che problemi di vario genere hanno
impedito di definire prima di oggi, nonostante l'impegno
notevole volto al conseguimento di un risultato atteso da
tempo".
"Delle tre piastre logistiche che dovevano essere realizzate
in Umbria - ha spiegato Melasecche in una nota - quella di Città
di Castello è la seconda ultimata, dopo Terni, ma quasi
certamente sarà la prima che verrà presa in mano da un operatore
privato per renderla operativa e svilupparla a vantaggio
dell'economia dell'Alta Valle del Tevere e dell'intera regione.
Abbiamo superato e stiamo superando non poche difficoltà. Si
pensi soltanto che stava per essere utilizzata come centro
vaccinale, destinazione impropria alla quale mi sono opposto
perché irrazionale, tenuto conto dell'investimento fatto e
soprattutto delle aspettative di quel territorio per cui tale
utilizzo avrebbe rinviato di altri anni il decollo della
struttura. Il progetto fu approvato dal Cipe nel 2007 quindi
giunge a conclusione ben quattordici anni dopo, decisamente
troppo per un Paese che ha necessità di recuperare terreno e di
un'Umbria che ha bisogno come l'ossigeno di maggiore efficienza
per riprendere a correre. E' costata 20.287.000 euro a carico
di fondi Cipe per il 50% e per la parte rimanente finanziata con
fondi a disposizione della Regione. Si estende su 8.500 metri
quadrati con una superficie coperta di 6.000, oltre alle opere
stradali che hanno reso possibile realizzare un'importante
svincolo strategico per l'Alta Umbria. Il bando è stato
volutamente impostato su una logica di sviluppo perché prevede
la possibilità per il vincitore della gara di investire risorse
proprie per ampliare le superfici coperte ed ottimizzare nel
complesso la struttura razionalizzando la logistica di tutti gli
operatori che la utilizzeranno in modo da raccogliere le sfide
imprenditoriali dei prossimi anni. Per quanto riguarda quella di
Terni - ha aggiunto Melasecche -, dopo la prima gara andata
deserta, l'Assessorato sta procedendo con Rfi per completare il
collegamento del ferro con la linea Orte-Falconara in fase di
velocizzazione con il Pnrr in modo da renderla appetibile per
quelle industrie come l'Ast, Acciai speciali Terni, che hanno
manifestato l'interesse all'utilizzo della stessa per trasferire
su ferro la maggior parte del trasporto relativo alle proprie
produzioni.
Per quella di Foligno infine - ha concluso l'assessore -, mai
decollata per errori tecnici avvenuti in sede di progettazione
preliminare, rimane il contenzioso in atto con le imprese
aggiudicatarie che la Regione cerca di dirimere sollecitando il
Ministero delle Infrastrutture e mobilità sostenibili a definire
la propria posizione in proposito".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA