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Assemblea respinge una mozione sul progetto Leggere forte

Era stata presentata dalla consigliera Pd Simona Meloni

(ANSA) - PERUGIA, 30 MAG - L'Assemblea legislativa ha respinto la mozione "Progetto  'leggere forte': inserimento della lettura quotidiana ad alta voce nelle scuole di ogni ordine e grado", sottoscritta dalla consigliera del Pd Simona Meloni. Lo ha fatto con 12 voti contrari e quattro favorevoli.
    Meloni ha spiegato che "la lettura è un mezzo che, come la scuola, assicura democrazia cognitiva". "Per questo - ha aggiunto - è importante potenziare tutti gli strumenti disponibili, al fine di diffondere quanto più possibile buone pratiche utili a sviluppare pari opportunità per tutti i giovani. Il progetto 'Leggere: Forte! Ad alta voce fa crescere l'intelligenza è stato avviato nel 2019 dalla Regione Toscana, con la direzione del gruppo di ricerca del professor Federico Batini del dipartimento di Filosofia, scienze sociali e della Formazione dell'Università di Perugia, in collaborazione con l'Ufficio scolastico regionale per la Toscana, con Indire e Cepell (il Centro per il libro e la lettura presso il ministero dei Beni culturali). Si tratta di un progetto congiunto di ricerca - azione sugli effetti della lettura ad alta voce, tutti i giorni, in modo sistematico, cominciando nei servizi per l'infanzia e progressivamente in tutto il sistema di istruzione della regione. I risultati positivi raggiunti nei primi tre anni di attività del progetto, presentati lo scorso 29 settembre, confermano l'efficacia di questa iniziativa. È stato rilevato infatti che leggere ad alta voce ai bambini del nido ogni giorno, per un'ora, apporta numerosi benefici tra cui un importante incremento dello sviluppo del linguaggio, un aumento del livello di attenzione e i tempi di lettura, un miglioramento della memoria, oltre a sviluppare interesse verso i libri e la lettura. La strategicità di questo progetto emerge dai dati sulla lettura in Italia, frutto della collaborazione tra il centro per il libro e la lettura e l'associazione italiana editori, che indicano come sia scesa dal 65 al 56 per cento la percentuale di lettori italiani: nello specifico la fascia d'età 15-17 anni è quella dove si è registrato il calo più robusto, ma allo stesso tempo, oltre al calo dei lettori, c'è una polarizzazione sempre più netta tra chi legge da sempre e lo ha fatto in questi mesi di più e chi alla lettura non si avvicina.
    Tale divario si è acuito, come altre disuguaglianze, durante la pandemia. Le differenze geografiche, ad esempio, vedono accrescere il divario nord-sud: mentre al nord i lettori passano dal 63 per cento (2019) al 59 per cento (2021), al sud dal 41 per cento del 2019 si arriva al 35 per cento del 2021. Anche le differenze anagrafiche, di genere e di reddito pesano sulla lettura ancora più che in passato. La ricerca fa emergere infatti come la propensione alla lettura risulti evidentemente legata alle opportunità offerte dal contesto familiare. La lettura è una azione che rafforza l'uguaglianza e concede pari opportunità a tutti i cittadini. Per questo anche l'Umbria deve dotarsi di un proprio progetto sul tema, per sviluppare e allenare le menti dei giovani che, mentre sviluppano sacrosante competenze digitali, rischiano però di perderne altre altrettanto importanti".
    "Per questa Giunta la lettura rappresenta un tema di grande interesse e che abbiamo voluto promuovere sin dal nostro insediamento attraverso numerosi progetti di promozione e di sostegno" ha quindi detto l'assessore a Istruzione e diritto allo studio Paola Agabiti. "In particolare - ha aggiunto abbiamo messo in atto il progetto 'Nati per leggere ad alta voce', un programma nazionale al quale abbiamo aderito ed è incentrato proprio sulla promozione della lettura ad alta voce per i bambini delle scuole materne. In Umbria, il programma, coinvolge oltre 90 comuni, 50 biblioteche ed oltre 100 pediatri, ridando vita ad un lavoro svolto in sinergia tra diverse figure professionali e finalizzato al coinvolgimento di tutti i bambini, beneficiari dell'ascolto della lettura ad alta voce. Il nostro impegno è stato importante nel 2020. Come Regione, per questo progetto, abbiamo anche ricevuto un prestigioso premio nazionale. Sempre nel 2020 è stata data vita ai 'Patti locali per la lettura' che sulla base degli obiettivi generali individuati dal piano di azione nazionale per la promozione della lettura, prevedono interventi volti ad aumentare il numero di lettori nel territorio regionale e che riguardano non solo i bambini, ma anche i ragazzi e gli adulti. A seguito della costituzione del tavolo interistituzionale per la promozione della lettura (30 novembre 2021) è stato approvato il piano regionale per la lettura: un piano triennale avente lo scopo, da un lato di promuovere i progetti locali, ma dall'altro la valutazione dei risultati rispetto all'incidenza che tali progetti hanno sul territorio. Nel maggio 2022 sono stati firmati tutti i patti locali per la lettura con tutti i Comuni capofila delle 12 zone sociali. Mirano a promuovere la realizzazione di progetti locali che si sviluppano sulle esigenze dei territori, coinvolgendo non solo i bambini, ma tutti gli studenti umbri. Come Giunta regionale abbiamo già disposto una campagna di sensibilizzazione nei territori regionali".
    "Apprezzo l'impegno della Giunta, ma faccio notare che 'Nati per leggere' è un progetto che nasce ad Assisi - la replica di Meloni - dall'associazione nazionale pediatri nel 1999 e che i patti per la lettura hanno avuto vita tra il 2013 ed il 2015 a cui hanno partecipato tutti i 92 Comuni. Negli anni i progetti in questione non hanno purtroppo sortito gli effetti auspicati.
    Bene quindi il potenziamento, ma è importante valutare gli strumenti messi in campo in quanto si sono rivelati inefficaci o non completamente soddisfacenti. Auspico infine che, viste le eccellenze di cui l'Umbria dispone, i progetti vengano realizzati anche nella nostra regione".
    Secondo Donatella Porzi "i numeri ed i dati ricordati testimoniano come su questi progetti gli effetti sono difficilmente misurabili e soprattutto necessitano di una lunga sedimentazione". "Importante è trovare una convergenza sulle proposte da mettere in atto" ha concluso. (ANSA).
   

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