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Audizioni su Piano regionale di gestione integrata rifiuti

In Seconda commissione gestori impianti e istituzioni

(ANSA) - PERUGIA, 18 GEN - Dopo la presentazione dei contenuti del nuovo Piano regionale di gestione integrata dei rifiuti (Prgir) avvenuta nella seduta dello scorso 15 dicembre, la Seconda commissione dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, presieduta da Valerio Mancini, ha iniziato oggi la fase di audizioni con i soggetti interessati alla delicata e complessa materia, dai gestori degli impianti, ai sindaci ed amministratori locali nei quali territori gli impianti sono collocati.
    Se, sostanzialmente, c'è stato un positivo riconoscimento per la strutturazione del documento da parte della Giunta regionale, sono tuttavia emerse alcune perplessità riguardanti soprattutto il soggetto che dovrà individuare il luogo per la realizzazione e quindi il funzionamento del previsto termovalorizzatore per il quale è stato espressamente e unitariamente auspicato che sia l'organo regionale a decidere e non l'azienda proponente il progetto.
    In questo contesto - riferisce un comunicato della Regione - è stato definito importantissimo il coinvolgimento dei territori nella scelta. Altro auspicio è quello di prevedere un gestore unico per la raccolta e la gestione degli impianti definendo dunque inadeguata la divisione tra il servizio e l'impiantistica, dato che la prima sarebbe meno remunerativa rispetto alla seconda. Espressa anche l'opportunità di prevedere tre gestori a livello regionale coerenti con gli ambiti territoriali. Questo sarebbe importante anche per contenere l'importo degli appalti, che si aggirerebbe su una base d'asta di circa 3 miliardi di euro.
    L'introduzione della materia di audizione è stata fatta dal direttore di Auri, Giuseppe Rossi che ha detto, tra l'altro, di "guardare con attenzione alla parte sull'organizzazione dei servizi, dato che dovremo individuare il gestore o i gestori unici regionali. Positiva la presenza di indicazioni non esageratamente stringenti e dettagliate per gli affidamenti: in questo modo si lascia una certa autonomia a proposte migliorative avanzate dai gestori in termini di efficienza della raccolta e della gestione economica. La separazione tra gestione del termovalorizzatore e gestori dei servizi è previsto dalla legge regionale, ma questa previsione potrebbe essere rivista.
    La separazione tra discariche e altri impianti potrebbe essere un problema: si rischia di fare un soggetto gestore per i soli impianti, che saranno pochi (il biodigestore e la discarica di Città di Castello, quella di Borgo Giglione).
    Si individuerebbe un gestore per soli tre impianti. Con il nuovo termovalorizzatore gli impianti di preselezione diventeranno centri di trasferenza gestiti dai gestori della raccolta. Quindi questi ultimi avranno valore e importanza maggiore in prospettiva. Un recente documento di Arera sottolinea che le gare debbano prevedere anche la gestione degli impianti, se devono essere valide per 15 anni altrimenti si seguono le direttive europee che prevedono affidamenti di soli 3-4 anni. Le attuali concessioni scadono tra il 2024 e il 2038, mettere in fila queste scadenze presenterà qualche difficoltà, da risolvere con il Piano d'ambito. Recentemente Anac e la magistratura amministrativa hanno dimostrato di apprezzare poco le gare troppo lunghe e dal valore molto alto: se ne dovrà tenerne conto per evitare impugnative. Ad oggi le gare che dovremmo bandire potrebbero avere una base d'asta intorno ai 3 miliardi".
    Sono intervenuti, con approfondite riflessioni sul testo del documento e con proposte tecniche e strutturali - prosegue il comunicato - oltre al direttore di Auri, i massimi rappresentanti di Vus, Sogepu, Sia, Gest, Tsa, Asm Terni, Acea Ambiente. Per i Comuni interessati dagli impianti, sono stati invitati e hanno preso parte alla riunione sindaci e amministratori dei comuni di Città di Castello, Foligno, Terni, Marsciano, Magione, Panicale, il presidente dell'Unione dei Comuni del Trasimeno e sindaco di Castiglione del Lago, Matteo Burico.
    Oltre ad essere intervenuti direttamente, alcuni soggetti auditi hanno anche consegnato o comunque annunciato la trasmissione di documenti scritti alla Commissione. Altri sindaci ed amministratori locali verranno invitati ad una prossima, imminente nuova seduta di audizioni alla quale prenderà parte, tra gli altri, il Presidente di Anci.
    A margine della lunga ed articolata audizione, Michele Bettarelli (Pd), ha posto domande soprattutto rispetto al tema delle discariche, quanto al documento ha detto di aver verificato "un'ampia convergenza sulla non condivisione dell'impostazione della gara unica per la gestione e l'impiantistica, così come non viene condivisa la divisione tra il servizio della raccolta e la gestione degli impianti. Bene la volontà di perseguire con sempre maggiore forza la raccolta differenziata. Rispetto all'impianto di termovalorizzazione, sul quale è stata manifestata sostanziale condivisione, è emersa tuttavia (sindaco di Città di Castello) la proposta di verificare eventualmente la possibilità di stringere accordi con altre regioni in cui sono già presenti analoghi impianti, analizzando ovviamente costi, benefici e sostenibilità".
    Il presidente Valerio Mancini ha definito "particolarmente significativi gli interventi dei gestori e dei sindaci. Dubbi e perplessità sono emersi sull'ipotesi di dividere la gara tra i servizi e la gestione degli impianti. Rispetto alla collocazione del termovalorizzatore è stata ribadita con forza la necessità che la scelta della sua collocazione venga decisa dall'Autorità regionale dopo accurate ed approfondite considerazioni. È ovvio che questa Commissione riserverà massima attenzione alle proposte emerse nella fase di discussione e quindi sul voto del documento. Il nostro obiettivo, come abbiamo già fatto recentemente per il Piano della qualità dell'aria, è quello di arrivare ad una condivisione generale rispetto anche al contenuto di questo piano. Come Commissione ribadiremo inoltre, nuovamente, alla Giunta quanto richiesto dal direttore di Auri a margine della sua audizione, e cioè la richiesta di poter assumere nuovo personale tecnico necessario per rispondere al meglio alle importantissime mansioni che sono state affidate alla struttura". (ANSA).
   

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