Una folta delegazione di comitati, associazioni e sindacati si è ritrovata sabato mattina all'ingresso dell'ospedale San Matteo di Spoleto, "per visionare, controllare e documentare quello che sta succedendo", spiegano.
"Sfidando la diffida del sindaco e in spregio della stessa - sottolinea una nota firmata da Comitato di strada, Casa rossa, Anpi associazione San Matteo, Adoc, Usb, Uil pensionati, Legambiente e Difendiamo Spoleto - continua la smobilitazione del reparto ostetrico ginecologico, trasferito al piano terra e la sua sostituzione con l'Ortopedia. Oggi si stanno spostando le strutture della sala gessi.
Si conferma quindi che il piano Tesei Coletto (denominato Terzo polo), procede speditamente pur in assenza di una delibera che abbia forza di legge".
"Per questo motivo - annunciano i promotori - lunedì 4 settembre inizierà una sistematica campagna di informazione, con l' obiettivo di costruire la più ampia mobilitazione della popolazione, da fare confluire in una manifestazione il 23 settembre, nel corso della quale "la città tutta ribadirà il suo no al Terzo polo, alla chiusura del punto nascita e per il ripristino di tutti i reparti che devono caratterizzare il San Matteo come Dea di Primo livello a partire da una cardiologia h 24, obiettivo tuttora raggiungibile e al quale stiamo lavorando".
Associazioni e comitati chiedono inoltre al sindaco e all' amministrazione comunale "di fare tutti i passi di legge necessari a rispondere adeguatamente alla sfida lanciata alla città".
.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA