(ANSA) - NORCIA (PERUGIA), 01 GIU - Sindaci e amministratori
dell'Umbria si sono ritrovati in piazza San Benedetto, a Norcia,
per "stringersi intorno" al sindaco Nicola Alemanno sospeso a
seguito di una condanna a un anno e dieci mesi di reclusione per
abuso d'ufficio, con l'interdizione per la durata della pena,
legata alla vicenda di una casetta sede provvisoria della pro
loco dopo il terremoto del 2016. Una manifestazione promossa
dall'Anci regionale "per chiedere al governo e al parlamento di
intervenire con assoluta celerità".
"Siamo qui per essere vicini ad Alemanno - ha detto il
presidente regionale dell'associazione dei Comuni Michele
Toniaccini - ma soprattutto per chiedere la revisione della
legge Severino. I sindaci non vogliono l'immunità e nemmeno
trattamenti particolari ma il rispetto. Quella del sindaco è
l'unica figura istituzionale che viene sospesa con una condanna
in primo grado in processi che, come sappiamo, nel 97 per cento
dei casi non arrivano a sentenza definitiva. Vogliamo rispetto e
regole chiare ma soprattutto di poter lavorare bene e difendere
le nostre comunità". Per Toniaccini "il sindaco viene preso di
mira e accusato per qualsiasi cosa accada".
Alemanno ha parlato di "tanti colleghi da ogni parte
dell'Umbria e di ogni colore politico" arrivati a Norcia "per un
gesto semplice". "Per essere qui vicini a me - ha aggiunto - e
testimoniare quanto complicata sia questa norma e quanto sia
urgente andare e modificarla. Un abbraccio che mi hanno voluto
dedicare per riconoscere anche il lavoro fatto insieme. Li
abbraccerò tutti uno a uno".
Il sindaco, sospeso, si è detto particolarmente amareggiato
per "l'avere la consapevolezza di sapere tutto ciò che è stato
fatto e dover lasciare così all'improvviso". "Proprio nel
momento in cui - ha concluso Alemanno - stavamo tirando le fila
di quanto fatto in questi quattro anni dopo il terremoto".
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