(ANSA) - CASCIA (PERUGIA), 22 MAG - Un sentimento di grande
devozione e una forte spiritualità hanno accompagnato le
celebrazioni per la festa di Santa Rita a Cascia, con il Solenne
pontificale e la benedizione delle rose, a cui è seguita la posa
della prima pietra del nuovo ospedale Santa Rita. Presenti,
insieme al sindaco Mario De Carolis e al vicesindaco Marco
Emili, Guido Castelli, commissario straordinario per la
ricostruzione, Donatella Tesei, presidente della Regione Umbria,
e l'assessore regionale Enrico Melasecche.
Un fiume di fedeli, non solo del luogo, ma provenienti da
tantissime parti d'Italia, ha partecipato alle iniziative che si
sono susseguite nelle tre giornate, a partire da sabato 20
maggio.
"Questa è una giornata molto importante - ha commentato Tesei
-, l'Ufficio speciale per la ricostruzione, tutti i nostri
tecnici, hanno lavorato molto e ora c'è un progetto innovativo.
Speriamo che i tempi siano altrettanto brevi e che si possa
restituire a questa comunità un ospedale nuovo, funzionante e
che possa resistere anche nel tempo".
"Questa struttura - ha commentato De Carolis - rappresenta un
pò la casa, dal punto di vista sanitario, della popolazione di
Cascia e della Valnerina. Il futuro di una comunità non può non
ripartire da queste occasioni. Finalmente parliamo di lavoro,
abbiamo fatto tanta burocrazia adesso dobbiamo parlare di opere
che crescono".
"Una giornata particolare almeno per tre motivi - ha
commentato Castelli -: parte finalmente la ricostruzione
pubblica, che negli anni scorsi era la grande assente, ed è un
segnale che parta proprio da Cascia. In secondo luogo, un
ospedale, elemento centrale e decisivo perché oltre e dopo la
ricostruzione ci sia la riparazione, ovvero il mantenimento in
esercizio di comunità che però, per superare quella che è la
gelata demografica, hanno bisogno di servizi, in primis quelli
che curano la salute. Il terzo elemento è che è una grande festa
di popolo, nella giornata di Santa Rita che ci fa ricordare come
queste terre siano difficili da vivere, tremule ed esposte al
rischio sismico, ma sono cariche di storia, fede e socialità".
(ANSA).