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Intesa per coordinamento tra Procure ordinarie e contabile

L'obiettivo è di assicurare la conoscenza di atti e informazioni

(ANSA) - PERUGIA, 18 MAR - Collaborazione e coordinamento tra Procure ordinarie e quella contabile sono gli obiettivi alla base di un protocollo d'intesa promosso dal procuratore generale Sergio Sottani e dal procuratore regionale della Corte dei conti Rosa Francaviglia e sottoscritto anche dai procuratori del distretto.
    Il documento, che si articola in sette punti, affronta l'esigenza di assicurare la conoscenza di atti ed informazioni da parte di altri organi dell'autorità giudiziaria, tra cui il pubblico ministero contabile. Vuole altresì garantire una possibile economia nell'utilizzo delle comuni risorse investigative.
    La volontà degli Uffici firmatari - si legge in un comunicato della Procura generale - è infatti di creare una stabile forma di cooperazione, nell'esercizio delle rispettive funzioni, fermo restando il pieno rispetto della reciproca indipendenza e autonomia come garantite dalla Costituzione, facendo salvi il principio di legalità nell'azione amministrativa e il principio di segretezza degli atti di indagine compiuti dal pubblico ministero ordinario.
    Inoltre, all'interno di ciascuna Procura, il protocollo prevede l'individuazione di un magistrato referente con il compito di curare la corretta esecuzione di quanto stabilito dal documento, ferma restando la competenza diretta dei titolari delle indagini.
    Tra i punti ritenuti fondamentali affrontati, quello sulle modalità di trasmissione dalle Procure ordinarie, in forma digitale, a quella contabile delle richieste di rinvio a giudizio, delle citazioni dirette a giudizio, delle citazioni a giudizio direttissimo o immediato, dei propri decreti penali di condanna relativi ad una serie di reati specifici, laddove dagli atti emergano possibili profili di danno erariale e non risulti che la Procura contabile sia stata già informata. Sarà invece la Procura contabile, qualora nel corso dell'attività istruttoria emergano elementi che, pur non integranti autonome fattispecie di reato, possano risultare di interesse per la Procura ordinaria in relazione a specifiche attività di indagine dalla stessa condotte, a trasmettere a sua volta, per conoscenza, in formato digitale, la pertinente documentazione. Nell’ottica della collaborazione tra gli Uffici, il documento evidenzia la possibilità per il magistrato referente, qualora siano in corso procedimenti pendenti presso la Procura ordinaria e la Procura contabile, anche su richiesta del magistrato assegnatario del procedimento, di segnalare al magistrato referente dell’altra Procura l’opportunità di compiere determinate attività di indagine in forma coordinata. L’atto - si legge ancora nella nota - vuole evitare una duplicità di accertamenti istruttori incentivando la trasmissione di copia dei provvedimenti di indagine e degli esiti, e prevedendo appositi incontri di coordinamento, indetti sia dai titolari degli Uffici in relazione ai singoli procedimenti, sia dal Procuratore generale, nei mesi di giugno e di dicembre di ogni anno, tra i titolari degli Uffici di Procura (ordinarie e contabile) ai quali parteciperanno anche i magistrati referenti eventualmente individuati. Per snellire i rapporti tra i Magistrati degli Uffici, i rapporti informali per lo scambio di informazioni, verranno tenuti attraverso l’utilizzo della posta elettronica.

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