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Una sala della Regione intitolata a Peccati e Crispolti

"Lavoro da tutelare" dice Tesei ricordando dipendenti uccise

(ANSA) - PERUGIA, 06 MAR - "Oltre a condannare ancora il gesto efferato compiuto dieci anni fa e ad onorare la memoria di Daniela e Margherita, vogliamo anche riflettere sul ruolo della pubblica amministrazione. Un lavoro da tutelare e da mettere nelle condizioni di fare bene in momenti difficili come quelli che stiamo vivendo": lo ha affermato la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, durante la cerimonia di intitolazione a Margherita Peccati e Daniela Crispolti della sala riunioni del terzo piano di Palazzo Broletto.
    Per onorare la memoria delle due dipendenti della Regione, nel decimo anniversario dalla loro uccisione sul luogo di lavoro avvenuta il 6 marzo 2013, questa mattina è stata quindi scoperta la targa "a ricordo del sacrificio e del loro esempio di professionalità e impegno", come è scritto su di essa.
    Alla cerimonia hanno preso parte, insieme ai familiari delle due dipendenti uccise, don Simone Sorbaioli, vicario generale dell'arcivescovo Ivan Maffeis, che ha benedetto la targa in memoria di Margherita e Daniela, alcuni assessori regionali, il presidente dell'Assemblea legislativa regionale, Marco Squarta, e il prefetto di Perugia, Armando Gradone.
    La cerimonia è stata preceduta dalla deposizione di una composizione floreale, con la scritta "Regione Umbria" da parte della presidente Tesei, alla presenza dei familiari di Daniela e Margherita, presso l'atrio esterno di Palazzo Broletto.
    "Penso che il ricordo sia doveroso ma il 6 marzo dovrebbe diventare un po' l'8 marzo dell'Umbria" ha affermato lo zio di Daniela, l'unico dei parenti che ha preso la parola.
    "Bisognerebbe trovare spazio - ha aggiunto - per giornata di riflessione dedicata a loro con l'obiettivo di parlare e quindi capire il futuro della pubblica amministrazione".
    E poi il ricordo è andato a quella terribile giornata di 10 anni fa. "Fino alle 14 - ha detto lo zio di Daniela - non sapevamo cosa fosse successo, ma solo che qualcuno aveva sparato negli uffici regionali. Poi la drammatica notizia. Non si può morire di lavoro e per il lavoro".
    Per evidenziare proprio questo "spirito", oltre alla targa in sala riunioni del Broletto, la Regione ha deciso di fare, come ha inoltre annunciato Tesei, anche un concreto gesto di "riconoscenza" nei confronti di Daniela Crispolti con la ristampa di un volume edito dal Comune di Spoleto nel 2006 "Il dovere della modernità" che si basa sulla sua tesi di laurea. Un "prezioso lavoro di studio e ricerca" - è stato sottolineato - per onorare nel modo più concreto la memoria di Daniela ma anche quella di Margherita e di tutti coloro che operano quotidianamente nelle istituzioni.
    "Occorre tenere viva la loro memoria - ha quindi affermato Tesei - per non dimenticare due lavoratrici della nostra amministrazione che mettevano la loro competenza e professionalità al servizio del bene comune. Daniela e Margherita sono morte mentre stavano svolgendo il loro lavoro nella pubblica amministrazione. Un lavoro che riesce a determinare il benessere della comunità a favore della quale si svolge".
    Quindi per Tesei il ricordo diventa anche motivo per riflettere su questioni particolari. "Ricordiamo la scomparsa di due giovani lavoratrici - ha detto Tesei - che sono state uccise per la furia di una persona con problematiche ma il tema rilevate della violenza non deve farci perdere di vista che viviamo tempi complessi per la società e che ci possono essere situazioni di disagio che portano la gente anche ad azioni violente. Il lavoro va tutelato e soprattutto la pubblica amministrazione che è particolarmente esposta, come anche ultimamente stiamo vedendo in ambito sanitario. Dobbiamo essere responsabili, nella consapevolezza che i problemi ci sono, ma senza esasperare gli animi". (ANSA).
   

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