(ANSA) - PERUGIA, 14 FEB - "Sei le principali 'piaghe' da
curare con costanza e attenzione per cogliere nell'arco del
prossimo decennio l'obiettivo, ambizioso ma possibile: rendere
l'Umbria il luogo 'ideale' dove poter vivere e fare impresa. E
queste 'piaghe' possono essere curate anche alla luce di
importante potenzialità che l'Umbria possiede e di altri punti
di forza che può vantare". Lo afferma, il presidente della
Camera di commercio dell'Umbria, Giorgio Mencaroni, nel video
"Il Punto del Presidente", curato dall'Ufficio Stampa e
Comunicazione dell'Ente camerale.
Secondo Mencaroni, "il modello umbro deve basarsi più sul
'software' che sull''hardware', nel senso che va innalzata la
qualità dei processi e dei prodotti, rendendoli tecnologicamente
più avanzati, più che puntare su complessi di industria
pesante".
Queste le sei "piaghe": "l'isolamento a causa dell'insufficiente
dotazione infrastrutturale nel sistema della mobilità e dei
trasporti"; la "scarsità di investimenti privati in ricerca e
sviluppo (R&S)"; "il livello di digitalizzazione delle imprese
sotto la media nazionale, anche se non di moltissimo"; la·"bassa
domanda di figure qualificate"; il "decremento demografico e
invecchiamento della popolazione"; "il costo del credito, più
elevato rispetto alla media nazionale".
Di fronte alle sei piaghe anche importanti punti di forza: "il
posizionamento, con una percezione ancora molto solida, di
regione verde, poco popolata e con un alto livello di qualità
della vita; l'attrattività delle splendide aree interne; le
potenzialità assicurate dall'ottimo grado di istruzione medio,
soprattutto femminile; la possibilità di rigenerazione di
immobili, anche di pregio, a prezzi ragionevoli".
"L'Umbria - osserva infine - è un territorio fertile per
sperimentare dei modelli di riqualificazione di siti industriali
dismessi basati su attività di specializzazione economica, che
abbiano al loro centro sostenibilità e innovazione". (ANSA).