"Questa mensa, oltre ad essere un
fatto concreto di aiuto e di sostegno a chi vive in un bisogno
straordinario, è il segno tangibile che siamo tutti fratelli e
che tutti possiamo stare seduti alla stessa mensa, come
fratelli, che trascorrono la loro vita nello stesso tempo, nello
stesso luogo, dove nessuno deve avere necessità e bisogni
estremi". Il vescovo Giuseppe Piemontese così ha salutato i 20
anni di attività della mensa "San Valentino" di Terni, alla
presenza del sindaco Leonardo Latini, dell'assessore al Welfare
e Servizi sociali Cristano Ceccotti, dei rappresentanti delle
associazioni e della polizia di Stato. «I problemi sono grandi
vanno risolti - ha aggiunto il vescovo - con l'azione
concomitante delle istituzioni, delle associazioni filantropiche
e della Chiesa, che diventa motore di tutto questo, ma che non
deve sostituirsi agli altri, piuttosto integrare, spingere
perché tutti avvertono la responsabilità di vivere in una
comunità di fratelli. La mensa, allora, deve diventare un segno
forte, perché ciò che si fa qui, dovremmo farlo tutti quanti
nelle nostre case, nelle nostre famiglie, questo per i cristiani
è importante. Chiunque viene qui, di qualunque razza,
nazionalità, religione e condizione sociale, è accolto, anche se
non ha bisogno". La mensa, opera della Caritas diocesana e
associazione San Martino, ha iniziato l'attività di
distribuzione pasti caldi e cestini - ricorda una nota della
diocesi - il 3 giugno 2001. Da allora molto è stato fatto a
favore dei più bisognosi e molte sono stati i cambiamenti
avvenuti per l'affacciarsi di nuove povertà e poi della pandemia
da Covid 19, che hanno portato a nuove forme di servizio,
accoglienza e aiuto.
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