Sulla vicenda della vendita Ast non
bisogna "cadere nella trappola di forze politiche locali e
nazionali", che "adoperano l'assoluta rilevanza del sito
industriale di Terni per fare propaganda e conseguentemente
battaglia politica": a dirlo, in una nota, è il coordinatore
regionale della Uilm, Simone Lucchetti, dopo l'incontro tra il
vicesegretario nazionale del Pd, Giuseppe Provenzano, e i
rappresentanti di Fim e Fiom. Secondo il sindacalista "non
riguarda i lavoratori di Ast, o quelli di Ilserv, la guerra
fredda che coinvolge i vari ministeri di questo Governo di
"fantomatica" unità nazionale".
"La questione dell'Ast - prosegue Lucchetti - ha bisogno di
atti concreti, di volontà reali e non di enunciazioni che
possano dare solo l'immagine di una politica che crede di fare,
ma che realmente è distante dalle esigenze di un sistema debole
e perennemente in difficoltà. Oggi si registrano solo
dichiarazioni di volontà e in maniera confusionaria elementi di
discussione".
Per il coordinatore della Uilm, "Thyssen in questo ultimo
ventennio è stato un interlocutore difficile ma complessivamente
affidabile sotto il profilo dei numerosi piani industriali
succedutisi nelle alterne fasi di mercato dell'acciaio". "C'è
dunque bisogno - sottolinea - che chi dice di avere a cuore i
destini di Ast garantisca un acquirente di pari livello, perché
ai lavoratori di Ast occorre 'solo' di poter continuare a
fornire la propria prestazione con serietà, correttezza,
professionalità e grande responsabilità. Basta con gli auspici e
si percorra una strada di concretezza".
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