Rinasce grazie ad una
cooperativa tra lavoratori la Legatoria tuderte, azienda di
Pantalla, a Todi, salvata dal fallimento dopo che otto
dipendenti, tra cui sei donne, hanno deciso di acquistarla.
Un percorso iniziato lo scorso 28 aprile e che, nei primi due
mesi di attività, ha permesso di raggiungere i 100 mila euro di
fatturato. "La vecchia azienda era finita, sommersa di debiti,
senza liquidità e con nessuna prospettiva" spiega Emanuela
Tabarrini, ex operaia e oggi presidente della cooperativa.
"L'ultimo stipendio - continua - ci è stato pagato a gennaio
2020, poi solo cassa integrazione, quella per Covid. Ma di far
morire questa fabbrica, nella quale lavoriamo da così tanti
anni, non ci andava proprio giù".
A seguire dall'inizio il percorso è stata la Slc Cgil Umbria,
attraverso il segretario Enrico Bruschi. "Sarebbe stato davvero
un peccato disperdere questo patrimonio di grande
professionalità, un lavoro che si fa ancora con le mani"
commenta. "Sarebbe stata una sconfitta - prosegue - non solo per
loro, ma per tutto il territorio. Così, anche forti di altre
esperienze positive, come quella di 'Ceramiche noi' a Città di
Castello, abbiamo intrapreso questa strada".
A supportare la nuova attività anche Legacoop P&S Umbria,
attraverso il sostegno finanziario dei fondi della cooperazione,
Coopfond e Cfi. "Che intervengono - spiega il presidente Matteo
Ragnacci - nel capitale immettendo nuova linfa alle radici".
Obiettivo di Legatoria Tuderte, spiegano i lavoratori, è ora
quello di costruire "una solida rete di clienti, sia quelli
grandi, come Treccani, Panini e persino il Vaticano, sia quelli
più piccoli, da aziende che vogliono realizzare gadget di
qualità, magari da regalare per le feste, fino ai fotografi, per
i loro book o altri professionisti nel settore grafico ed
editoriale".
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