La piattaforma del jazz italiano
Jip "apprezza la richiesta del ministro Franceschini di una
rapida apertura del settore spettacolo dal vivo fissando la data
del 27 marzo". Ad affermarlo è Marco Molendini, presidente di
Jazz italian platform, l'organizzazione che rappresenta la
maggioranza del jazz italiano come numero di concerti,
spettatori e fatturato. Associazione che riunisce quindi alcune
realtà musicali di grande tradizione diffuse sul territorio
nazionale, tra cui Umbria Jazz.
"Capiamo le limitazioni imposte da un regime di cautela
sanitaria in un momento in cui il virus appare prendere nuovo
vigore e in nuove forme - sottolinea Molendini ad un anno dalla
chiusura dei teatri e degli altri spazi riservati ai concerti -
ma non possiamo non rilevare le difficoltà che si porrebbero nel
dover affrontare l'attività in un sistema di restrizioni che non
permetterebbero di mettere in piedi alcuna proposta
economicamente sostenibile. Questo a meno che, di fronte a
un'offerta costretta a confrontarsi con un pubblico
drasticamente ridotto, non sia varata contestualmente
un'adeguata politica di sostegno economico".
Anche Jazz Italian Platform continua quindi ad esprime la
propria preoccupazione per lo stato della musica dal vivo e
dello spettacolo in generale, dopo che di recente aveva inviato
al governo le sue proposte su una riapertura in sicurezza e sul
futuro del comparto. Jip ribadisce inoltre la propria
disponibilità "a discutere nel merito queste proposte nelle sedi
istituzionali competenti".
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