Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Assemblea approva due assestamento di bilancio

Assemblea approva due assestamento di bilancio

Per quello di previsione della Regione e della stessa Assemblea

PERUGIA, 26 novembre 2020, 19:17

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

L'Assemblea legislativa ha approvato a maggioranza l'Assestamento del bilancio di previsione della Regione 2020-2022 e quello della stessa Assemblea all'unanimità dei presenti.
    Approvati inoltre il Rendiconto 2019 dell'Assemblea legislativa (all'unanimità) e il Rendiconto 2019 della Regione Umbria a maggioranza (voti a favore Lega, FdI, FI, Tesei presidente; astenuti Pd, Patto civico, Misto; contrario M5s).
    Il dibattito si è concentrato sull'assestamento della Regione, che è stato approvato con 13 voti favorevoli della maggioranza, otto quelli contrari, della minoranza. L'assessore Paola Agabiti ha spiegato come, pur in un momento di forte crisi, l'assestamento punta su "responsabilità, razionalizzazione, efficienza ed efficacia", ricordando come le riprogrammazioni dei fondi europei "siano state determinanti per sostenere il territorio". Inoltre, ha sottolineato il problema dello "squilibrio strutturale" dei trasporti.
    Su questo atto sono stati approvati emendamenti tecnici presentati dalla Giunta, mentre ne sono stati respinti due proposti dall'opposizione: uno chiedeva maggiori fondi per le zone dell'Amerino colpite da eventi calamitosi nel giugno scorso, l'altro auspicava fondi per l'adeguamento dell'ex Milizia di Terni e dell'ex ospedale di Monteluce per l'emergenza sanitaria.
    Parere favorevole per l'ordine del giorno presentato dalla maggioranza che impegna la Giunta a chiedere al Governo l'inserimento delle parti escluse del cratere nel 'decreto Agosto'; parere negativo per quello presentato dalla minoranza, che chiedeva di stanziare contributi economici per le famiglie e le imprese più duramente colpite dalla crisi.
   

“Con le nostre scelte vogliamo pensare al futuro dell’Umbria" ha sottolineato il relatore di maggioranza Daniele Nicchi, presidente della prima Commissione. "La programmazione proposta dalla Giunta - ha proseguito - è ispirata alla responsabilità e ad un’ottica strategica di amministrazione delle risorse a disposizione. Ci auguriamo che le nostre scelte siano sostenute dalle politiche nazionali e dagli aiuti che il Governo promette da mesi, pur ammettendo ritardi. Un vero politico deve pensare al bene delle prossime generazioni e non ai prossimi appuntamenti elettorali. In questo momento storico chiedo a tutti di dare una dimostrazione di responsabilità su questo atto. Sono fiducioso ed ottimista che usciremo da questo periodo nero, anche se la strada non è senza difficoltà. L’assestamento di bilancio 2020 avviene in un contesto economico finanziario molto critico per l’Umbria a causa della crisi conseguente alla pandemia. La Regione ha tempestivamente preso misure per far fronte all’emergenza sanitaria e a quella economica e sociale dovuta alle chiusure imposte a livello nazionale. Le soluzioni proposte dal Governo non sono sufficienti per un adeguato sostegno a tutti i soggetti coinvolti dalla crisi economica. L’Umbria, mai completamente uscita dalla crisi del 2008, ha subìto un ulteriore colpo con le misure del Governo, che hanno determinato effetti ancora più ampi rispetto alla media nazionale con una perdita di competitività della nostra Regione. Si prevede una riduzione delle entrate regionali dei principali tributi, la riduzione del Pil e la contrazione dei redditi. Malgrado ciò la Regione deve comunque assicurare il rispetto dei vincoli di finanza pubblica per l’anno 2020 con il pareggio di bilancio, con un surplus di circa 16,4 milioni, e investimenti previsti di circa 17 milioni di euro. Il Governo ha previsto un fondo per la salvaguardia degli equilibri di bilancio delle Regioni, che per l’Umbria prevede un ristoro di 33,3 milioni di cui circa 19 per minori entrate dal recupero fiscale del bollo auto, dell’Irap e dell’Irpef. Importo che dovrà essere restituito allo Stato annualmente a partire dal 2021 con un milione di euro l’anno. La costruzione dei bilanci regionali è particolarmente complessa per l’incertezza delle effettive entrate regionali e acuita dal quadro finanziario incerto del trasporto pubblico locale, sul quale abbiamo trovato una situazione di squilibrio strutturale con 24 milioni di debiti pregressi risalenti agli anni precedenti, che non possono più essere rimandati o sottovalutati”. Il relatore di minoranza Donatella Porzi (Pd) ha definito il provvedimento "il compimento di un processo ben pianificato in precedenza e che trova conclusione con questo atto". "I 33 milioni messi a disposizione dal Governo per l’Umbria - ha aggiunto - sono risorse importanti per affrontare la crisi. Continuiamo a chiedere tempestività nelle misure per far fronte alle esigenze delle categorie non ristorate dagli interventi governativi. L’assestamento risente tanto dell’attività della precedente amministrazione. La Corte dei conti ha espresso la parifica certificando il suo sostanziale equilibrio, dando un giudizio positivo. Per quanto riguarda gli squilibri strutturali del trasporto pubblico e le difficoltà relative ai debiti fuori bilancio, ricordo che derivano da situazioni messe in atto per sistemare responsabilità degli enti locali regionali che avevano difficoltà nel pagamento del trasporto pubblico. I tagli dei vari Governi al comparto non hanno permesso di portare a compimento nei tempi programmati questa questione. Ma il sistema dei trasporti andrà comunque garantito anche in futuro. Anche sui fondi europei, ricordo che i target sono stati sempre raggiunti dall’Umbria. L’emergenza sanitaria ci ha trovato con una struttura importante e solida della nostra sanità, come testimoniato dalle agenzie di rating. Tra gli interventi previsti nell’assestamento trovo interessante il contributo al laboratorio diagnostico dei beni culturali di Spoleto, così come la misura per le associazioni sportive e il contributo per le aziende della stampa della Valnerina. Avrei preferito essere più consistente il contributo per il dissesto idrogeologico. Raccomandiamo attenzione per la scuola, con aiuto alle connessione alle zone servite male. Dobbiamo essere responsabili amministratori sia quando chiediamo che quando prendiamo decisioni drastiche e dure. Si è aspettato troppo le misure del Governo. C’è necessità di ristabilire un rapporto di fiducia con le categorie sfiduciate. Non voteremo favorevolmente l’atto, ma alcuni articoli li voteremo”. Andrea Fora (Patto civico per l’Umbria) ha parlato di “atto con diverse scelte condivisibili. priorità dovranno essere lotta alla povertà, sviluppo sociale e medicina territoriale". "Quando arrivò in quest’Aula il bilancio preventivo - ha detto - nessuno immaginava la drammatica evoluzione della pandemia sia sul piano sanitario che economico. Con la nostra astensione, lo scorso 18 marzo, abbiamo dato prova di alta responsabilità. Questa emergenza rimanda ancora momenti di approfondimento per una auspicata condivisione delle prospettive economiche e sociali. In questo atto ci sono diverse scelte condivisibili, tra le quali i provvedimenti rispetto all’area della Valnerina, per la Protezione civile, per il laboratorio diagnostico di Spoleto che riveste grande importanza per il recupero del patrimonio culturale. C’è anche una importante dotazione per sanare criticità organizzative evidenziatesi nel corso degli anni. Altri positivi passaggi riguardano riordino dei conti ed operazioni necessarie per l’efficientazione della macchina amministrativa. In questo bilancio manca però una visione futura dell’Umbria che auspico si possa trovare nel ‘preventivo’ nel prossimo anno. Sono tre le priorità: l’emergenza salute, la lotta alla povertà, lo sviluppo economico. Importanti saranno le risorse contenute nel programma Next Generation per le quali va scelto, nel confronto con il Governo, il metodo migliore di gestione. È importante poter ragionare insieme sulle scelte strategiche che la Regione porterà al Governo per la programmazione europea attuale e per quella del prossimo settennato. Le priorità di oggi su cui le risorse ‘Next Generation’ possono rappresentare un importantissimo sostegno riguardano la lotta alla povertà, lo sviluppo sociale e l’innovazione del sistema della medicina territoriale”. "Documento importante per coda 2020 con molte risorse destinate alle emergenze attuali. presenteremo odg ed emendamenti" ha annunciato Thomas De Luca (Movimento 5 Stelle). "Il dibattito di oggi - ha sostenuto - non può prescindere dall’approccio costruttivo messo in campo in questi mesi con le proposte avanzate nei confronti della presidente Tesei. Questo documento è importante per la coda di questo complicato 2020 visto che molte risorse vengono destinate per rispondere alle emergenze attuali. Esprimeremo per questo voto favorevole su diversi contenuti di questo atto, condividendo intenti e risorse. Presenteremo comunque emendamenti ed un ordine del giorno per dare ampio spazio di manovra alla Giunta per intervenire sul fronte dei ristori che non trovano copertura rispetto alle risorse del Governo in quanto esigenze derivanti dalle ulteriori restrizioni regionali e quindi da ordinanze della Presidente. Attraverso gli emendamenti cerchiamo invece di intervenire sugli strumenti per il contrasto al Covid, sulle situazioni di vulnerabilità del territorio dove gli effetti della pandemia sono più pesanti a causa di situazioni causate da eventi calamitosi come quello del territorio di Avigliano, Acquasparta, Montecastrilli ed Amelia. Auspichiamo di poter ragionare su una visione allargata e costruttiva dell’Umbria”. Secondo Vincenzo Bianconi (gruppo misto) “se incrociamo le cifre relative a tasse e accise con una analisi di scenario futuro, che prevede un significativo calo di gettito su Iva, Irap e altro, e trasferiamo queste previsioni nel nostro bilancio regionale, il futuro appare molto incerto". "Ma abbiamo l’opportunità di attivarci da subito - ha sostenuto - in due direzioni: la prima è quella di fare un grande piano strategico che possa operare nell’emergenza, con tavoli reali di costruzione strategica che non ci sono mai stati veramente, abbiamo avuto solo la gestione dell’immediato, non progetti strategici. Serve un altro tipo di confronto. L’altro elemento è un progetto serio di spending review da non attuare in casa, ci vuole un commissario esterno che con le risorse del governo fornisca informazioni su come tagliare spese improduttive, per evitare che domani noi si debba fare tagli ai servizi dei cittadini. La crisi sia occasione per rimettere tutto in discussione”. “La manovra di assestamento punta sulla responsabilizzazione, la razionalizzazione, l’efficienza e l’efficacia. Determinanti i fondi europei. Occorre riequilibrare il sistema dei trasporti" ha sostenuto Stefano Pastorelli (Lega). "Abbiamo chiesto alla Giunta - ha proseguito - una razionalizzazione delle politiche di bilancio. Sui rilievi della Corte dei conti si stanno facendo importanti passi in avanti, nonostante l’emergenza. Fra trasporti, partecipate, debiti, la nostra regione non è mai uscita dalla crisi del 2008 e ne vediamo ancora oggi le ricadute. Le politiche di bilancio devono essere ispirate a razionalità. I Fondi europei hanno sostenuto il territorio ma solo con concretezza ed efficienza potremo cambiare, con politiche di buon senso, la storia della nostra regione. Non possiamo non concordare con la Giunta sulla questione trasporti, visto il disequilibrio impietoso con debiti pregressi per 24 milioni di euro, il non aver assunto impegni di spesa più gli 11 milioni di contenzioso ancora in corso. Questioni sedimentate negli anni, che devono essere risolte. Giusto razionalizzare, verificare e controllare ogni aspetto per rispettare il pareggio di bilancio. Il Governo ha previsto un fondo di salvaguardia per le Regioni, all’Umbria un ristoro di 33 milioni, con minori entrate da bollo auto e altre tasse, ma che dovremo restituire, 2 milioni all’anno. Sarà difficile la costruzione dei bilanci delle Regioni. Nonostante tutto, bene la riduzione del disavanzo mutui per 1,7 milioni, ci sono margini di manovra con la rimodulazione di alcune spese. Mutui non contratti e mutui rinegoziati, la disponibilità derivante, 7,4 milioni, destinata al Tpl. Dobbiamo contemperare le esigenze di pane con quelle di salute, e far quadrare i conti. Giusto il principio di sussidiarietà, per cui un ente inferiore può intervenire se in grado di ovviare, ma serve ristorazione dallo Stato”. Per Fabio Paparelli (Pd) “sono state dette cose gravi e non vere". "Se sono dieci anni di politiche economiche sbagliate - ha sostenuto - perché non avete cambiato una virgola? Se non condividete innovazione e sostenibilità cambiate i bandi. A eccezione del Restart, state facendo le stesse cose o anche peggio. Quando dite Umbria ultima regione per l’utilizzo di fondi europei, di che parlate? É stato speso fino all’ultimo centesimo. Abbiamo lasciato una regione con bilancio parificato, altre Regioni no. La classifica di qualche giorno fa, con dati fino al 2018, pone la sanità umbra sul podio e ne state beneficiando. La visione di dove deve andare l’Umbria di cui parlate non c’è né nel bilancio né nell’assestamento. Noi abbiamo puntato su innovazione e sostenibilità del sistema economico e abbiamo individuato le risorse. Voi avete fatto molti annunci, come quello della riforma del personale di questa regione: sono stati unicamente quelli del personale sulla sanità, non assunti quanti si poteva. L’Amministratore unico per le comunità montane è un’altra bella poltrona ben retribuita da dare a qualche trombato dalle elezioni. Partecipate: avete affidato i fondi per le imprese, trasbordandoli da Sviluppumbria a Gepafin, avete fatto affidamenti per meno 280mila euro, a Sviluppumbria affidamenti pari a zero. Poi scrivete 2 milioni a sostegno dell’aeroporto, ma è la copertura del buco di bilancio dell’aeroporto. I costi del personale di Sviluppumbria sono inferiori alla media e non avete individuato un nuovo direttore, che è d’obbligo, poiché l’amministratore unico non può fare tutto. Le risorse date ai comuni di Avigliano, Montecastrilli, Acquasparta, Amelia, sono poche rispetto alle esigenze. Forse non era così urgente ristrutturare la facciata di Palazzo Donini. Non siamo inoltre contrari al grande evento per la città di Terni, ma abbiamo dubbi sulla promozione turistica in piena emergenza Covid, con il turismo che ripartirà fra diversi mesi. Infine, visto che criticate dieci anni di gestione del bilancio regionale, invito a riflettere sul bilancio del Comune di Montefalco”. L’assessore Paola Agabiti ha detto che “il rilancio passa da un documento chiaro, trasparente e flessibile. Lavoreremo per averlo in futuro". "Il contesto molto critico - ha sostenuto - in cui è nato l’assestamento ha evidenziato alcuni nodi: la contrazione della produzione e il reddito nel lungo periodo a dimostrazione della perdita di competitività, che testimonia come l’Umbria non sia mai uscita dalla crisi del 2008 anche in conseguenza di una mancanza di visione strategica delle politiche regionali. Il bilancio ha fortissime rigidità e l’assenza di elasticità si vedrà anche nelle spese economiche dei prossimi anni anche per cofinanziare fondi comunitari. C’è necessità di recuperare flessibilità anche nel medio periodo per non ripetere gli errori del passato. Ci sono situazioni debitorie non affrontate per troppi anni: Tpl, comunità montane, situazione delle province e altre questioni emerse con le verifiche di questi mesi. Il nostro lavoro di controllo è solo all’inizio. Ci sono troppe situazioni a cui fa fronte e chiarire. È necessario proseguire affinché si arrivi a chiara mappatura di ogni posta di bilancio: ne va della capacità di spesa della Regione, della sua credibilità e affidabilità. L’azione di razionalizzazione ha già dato risultati con la riduzione delle spese improduttive e di sprechi. In questa fase acquisisce ancora più rilevanza la capacità regionale di stimolo dell’economia anche attraverso l’efficienza organizzativa. Sui fondi europei lavoreremo per migliorare la capacità di spesa dello scorso settennato. Con la riprogrammazione abbiamo sostenuto il territorio con la vicinanza alle categorie più colpite come la scuola, il commercio, l’artigianato, l’agricoltura. Siamo state tra le prime regioni a riprogrammare i vari Por, abbiamo siglato un’intesa con il Governo che ci consente di avere a disposizione per il periodo 2021-2025, a seguito degli interventi pro-Covid finanziati, ulteriori 98 milioni di euro da impegnare per il territorio. Un’azione propedeutica per poter cogliere e ottimizzare le nuove opportunità nazionali e comunitarie, dal Recovery fund, dalla nuova programmazione 2021-2027 alle risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione, che richiedono operatività, organizzazione, programmazione. Con la riprogrammazione Fesr, abbiamo potuto assegnare 3,5 milioni di euro per le start-up, oltre 20 milioni di euro per il capitale circolante delle imprese, 5 milioni di euro da destinare alla promozione turistica e 4 milioni per gli attrattori culturali diffusi, oltre a più stanziamenti per il sociale, l’Ict e 8 milioni di euro per l’emergenza sanitaria. Con il Fondo sociale europeo, abbiamo messo a disposizione 8,5 milioni di euro per i lavoratori autonomi non tutelati, più di 33 milioni per istruzione e formazione, circa 4 milioni per le politiche sociali e 10 per sostenere la ripartenza del sistema economico-sociale regionale. Complessivamente si tratta di 11,1 milioni di euro, ai quali vanno aggiunti ulteriori 4,9 milioni derivanti dall’utilizzo dell’avanzo svincolato per il cofinanziamento degli interventi dell’Fse. Da tali disponibilità abbiamo potuto destinare risorse aggiuntive per 7,4 milioni di euro al Trasporto pubblico locale nel 2020, alle quali si aggiungono 760 mila euro per il 2021. Sono state sanate alcune situazioni che derivavano da scelte passate non pertinenti ai principi amministrativi, come risorse per la bonifica di Papigno impiegate per altri interventi non rendicontabili. Un’azione per cui abbiamo dovuto stanziare oltre 800 mila euro”.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza