Per i prossimi tre anni la
Provincia di Bolzano continuerà a sostenere le attività di
ricerca dell'Eurac che quest'anno festeggia il suo 30°
anniversario. La giunta provinciale di Bolzano ha approvato
l'accordo programmatico con Eurac Research per il periodo
2022-2024 su proposta del presidente e assessore provinciale
alla Ricerca e Innovazione Arno Kompatscher. L'approvazione del
programma di attività da parte dell'Esecutivo è un prerequisito
per il finanziamento dell'Eurac da parte della Provincia.
"Da 30 anni, con i suoi undici istituti e cinque centri,
Eurac svolge un importante ruolo nella ricerca per la nostra
provincia", ha sottolineato oggi il presidente Kompatscher.
"L'ampio programma triennale che abbiamo approvato oggi per
l'Istituto di ricerca radicato sul territorio comprende una
serie di lavori scientifici coordinati con la Provincia, ad
esempio nell'ambito dello studio dei cambiamenti climatici,
della sostenibilità, della biodiversità, della progettazione di
alimenti sostenibili e dell'Autonomia."
Lo sviluppo del concetto di Centro per l'autonomia e il
monitoraggio scientifico degli anniversari dell'Autonomia sono
progetti che Eurac Research sta portando avanti in coordinamento
con la Provincia di Bolzano. Altri progetti di ricerca
coordinati sono l'accompagnamento scientifico del piano
climatico e della strategia di sostenibilità, il monitoraggio
della biodiversità (biodiversity monitoring), l'implementazione
di uno studio scientifico sul ruolo delle torbiere come serbatoi
di carbonio (studio sull'estrazione della torba) e
l'approfondimento del tema della catena agro-alimentare
sostenibile. L'obiettivo è quello di istituire una cattedra
Unesco di "Futures Literacy". Proseguiranno il progetto a lungo
termine "Laboratorio sul campo Val di Mazia" e lo studio CHRIS
con un focus speciale su Covid-19, così come la partecipazione
al progetto GLOMOS (Global Mountain Safeguard Research)
dell'Università delle Nazioni Unite e il progetto UNWTO sul
monitoraggio del turismo. Nel campo della ricerca linguistica,
l'Eurac continua a supportare il territorio per quanto riguarda
la terminologia scientifica (ConsTerm 2.0) e verrà presto
istituito un LinguaX Lab.
Nei prossimi tre anni Eurac Research intende continuare a
lavorare sui tre temi strategici di ricerca "Regioni dove si
vive bene", "Una società sana" e "Diversità come valore". Sarà
intensificato il lavoro nell'ambito del cambiamento climatico,
dove le competenze acquisite culmineranno nel nuovo "Climate
Change and Transformation Center" e saranno ulteriormente
ampliate.
Con la decisione di oggi, la Provincia finanzierà le
attività di ricerca dell'Eurac con un totale di 70 milioni di
euro, di cui 20 milioni di euro nel corrente anno 2022 e 25
milioni di euro in ciascuno dei due anni successivi.
All'Istituto di ricerca sono stati inoltre promessi ulteriori
fondi dal bilancio di assestamento; il finanziamento annuale da
parte della Provincia dovrebbe quindi ammontare a circa 30
milioni di euro. "La sicurezza fornita dalla Giunta provinciale
ci dà la possibilità di raccogliere di raccogliere ulteriori
fondi, soprattutto dai programmi dell'UE, per la ricerca in Alto
Adige", commenta il presidente dell'Eurac, Roland Psenner. Il
presidente ha quindi ricordato che Eurac "ha iniziato 30 anni fa
con dodici persone ed è diventato un centro di ricerca
riconosciuto a livello mondiale, è collegato con altri istituti
di ricerca e vanta 600 collaboratori".
Eurac ha presentato un bilancio previsionale annuale
complessivo di circa 45 milioni di euro. Ciò significa che due
terzi delle sue attività di ricerca vengono sovvenzionate
tramite finanziamenti concessi dalla Provincia e un terzo
attraverso finanziamenti di terzi. Risorse, queste, acquisite
principalmente attraverso la partecipazione profittevole a
programmi dell'UE quali Horizon Europe.
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