Il lavoro di monitoraggio da parte
del Laboratorio biologico dell'Agenzia provinciale per
l'ambiente e la tutela del clima è stato avviato nel novembre
2022 attraverso il campionamento delle acque dei principali
fiumi altoatesini. Obiettivo dei tecnici ed esperti individuare
la presenza di microplastiche e determinarne le potenziali
origini. "L'inquinamento da microplastiche è un tema di sempre
più stringente attualità e sicuramente uno dei problemi
ambientali più incombenti di questi tempi, considerato l'impatto
che la plastica ha sull'ambiente per via della sua persistenza e
della possibilità di ridursi in dimensioni sempre più piccole" -
sottolinea l'assessore all'ambiente Giuliano Vettorato. Al
momento, a livello italiano, il monitoraggio delle
microplastiche viene effettuato principalmente in ambiente
marino e lacustre. In Alto Adige, l'Agenzia provinciale per
l'ambiente e la tutela del clima ha avviato il campionamento
delle microplastiche sui principali fiumi della provincia:
Adige, Isarco, Rienza e Aurino. I primi risultati saranno resi
noti nell'autunno di quest'anno.
Le microplastiche sono frammenti e residui di materiale
plastico di dimensioni comprese tra 1 micrometro e 5 mm che, in
base alla loro origine, possono essere classificate in primarie
e secondarie. "Le microplastiche primarie - spiega Alberta
Stenico, direttrice del Laboratorio biologico dell'Agenzia
provinciale per l'ambiente e la tutela del clima - provengono
prevalentemente da prodotti per l'igiene personale, come saponi
e dentifrici, e per le pulizie della casa. Le microplastiche
secondarie rappresentano la maggior parte di quelle presenti
nell'ambiente e derivano dalla frammentazione di plastiche di
dimensioni più grandi, come buste e oggetti in plastica e
bottiglie, oltre che dall'abrasione degli pneumatici
sull'asfalto e dal lavaggio degli indumenti sintetici. I rifiuti
plastici, abbandonati in mare o sulla terraferma e quindi non
correttamente smaltiti, persistono nell'ambiente per lunghi
periodi dove, in seguito all'esposizione ai raggi solari e ai
fenomeni atmosferici, si alterano e si frammentano in dimensioni
sempre più piccole dando origine alle microplastiche." Le
microplastiche di dimensione inferiore a 1 micrometro sono
definite nanoplastiche.
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