Elaborare nuovi modelli di
gestione delle foreste nell'ambito dell'economia circolare è
l'obiettivo del progetto ONEforest, guidato dall'Università
tecnica di scienze applicate di Rosenheim al quale, fra i
diciannove partner europei, partecipa anche la Libera università
di Bolzano.
Il progetto riunisce le competenze di ingegneri, economisti,
microbiologi, ecologi e chimici per rispondere in maniera
pratica alle problematiche connesse alla filiera dell'uso del
legno. "L'idea alla base dell'iniziativa è la salvaguardia della
foresta in quanto catena di valore - spiega il ricercatore e
docente Lorenzo Brusetti, responsabile del progetto per l'ateneo
altoatesino - un valore che è in primo luogo ambientale, perché
serve a fissare la CO2 in eccesso e a mitigare il clima, ma
anche economico per tutta la filiera della produzione del
legname per i vari usi umani".
Seguendo le regioni biogeografiche dell'Europa, gli estensori
del progetto hanno individuato quattro aree (mediterranee,
continentali, alpine e boreali) in cui analizzare le differenti
pratiche necessarie per una gestione selvicolturale efficace che
renda le foreste più resistenti ai cambiamenti climatici. Il
progetto prevede anche la realizzazione di una piattaforma
internet di supporto decisionale multi-criterio che permetta
agli stakeholder di confrontare in anticipo gli esiti di diverse
tipologie di gestione sostenibile delle foreste.
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