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Valanga sul Lagorai, la vittima era stata graziata dalla Marmolada

Valanga sul Lagorai, la vittima era stata graziata dalla Marmolada

Anche il ferito era legato alla 'Regina delle Dolomiti'

TRENTO, 26 gennaio 2023, 07:18

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Doppio legame alla Marmolada dei due escursionisti che ieri sono stati travolti da una valanga sul Lagorai, in Trentino. La vittima, Arianna Sittoni, 30 anni, il 3 luglio scorso era salita sul ghiacciaio da un altro versante e venendo poi a conoscenza della tragica valanga che uccise 11 escursionisti, scrisse su Instagram: "Alla montagna non si comanda a volte, ci si trova semplicemente nel posto sbagliato al momento sbagliato". Il ferito Guido Trevisan, 46 anni, era stato invece gestore del rifugio Pian dei Fiacconi, sempre sulla Marmolada, che nel dicembre 2020 fu distrutto da una valanga.   

Giulio Trevisan è stato recuperato nella notte e non è in pericolo di vita. L'uomo è ricoverato a Trento con traumi agli arti inferiori. L'uomo è stato ritrovato dai soccorritori grazie al localizzatore Artva. La slavina, un fronte di cento metri per 200 di lunghezza, era caduta diverse ore prima che intervenissero sul posto, a 2.100 metri di quota. Le difficili condizioni meteo hanno comportato un intervento lungo e difficoltoso, conclusosi durante la notte. Per prestare le prime cure a Trevisan, gli operatori del Soccorso alpino sono stati costretti a scavare direttamente sul posto una truna, un bivacco di emergenza nella neve. La salma di Arianna Sittoni è stata recuperata tramite l'elicottero con il verricello. 

L'incidente è avvenuto durante una escursione con le ciaspole. I due avevano lasciato il rifugio Caldenave. L'allarme è stato lanciato dai familiari per il mancato rientro a casa.  

ALTRE QUATTRO VALANGHE SULLE DOLOMITI

   Due valanghe si sono staccate sulle montagne bellunesi e una persona è rimasta coinvolta e soccorsa. Il primo distacco ha interessato la pista Fedare, sul Nuvolau, dove è intervenuto l'elicottero dell'Air service center trasportando equipaggio sanitario e unità cinofila; escluso il coinvolgimento di persone.

    La seconda valanga, caduta sul Monte Padon, ha invece travolto una sciatrice veneziana, estratta dalla neve anche con l'aiuto di altri sciatori presenti. La valanga si è verificata non distante dalla pista Padon 2, comprensorio Arabba/Marmolada.

   La donna, una 52enne di Mestre (Venezia), è uscita in fuoripista ed è stata travolta da una valanga, sommersa da oltre un metro di neve. Oggi attorno a mezzogiorno e mezzo il 118 era stato attivato per un primo distacco di piccole dimensioni, finito sulla pista Fedare, sul Nuvolau. Sulla prima valanga il Soccorso piste della Guardia di finanza aveva subito provveduto alla bonifica, escludendo la presenza di coinvolti. Mentre stava atterrando in supporto alle operazioni l'elicottero dell'Air service center con a bordo equipe medica, tecnico di elisoccorso e unità cinofila, l'equipaggio e stato immediatamente dirottato sulla seconda valanga non distante dalla pista sul Padon. La sciatrice, individuata ed estratta dalla neve da altri sciatori, è stata subito presa in carico dal personale medico, sbarcato nelle vicinanze, per i possibili traumi riportati e per la probabile ipotermia. La donna è stata poi recuperata dall'eliambulanza di Trento sopraggiunta nel frattempo con un verricello di 20 metri e trasportata in ospedale.

   Un'altra valanga si è staccata sopra Canazei, in Val di Fassa, vicino alle piste del Belvedere, nella zona della baita Fredarola. Secondo le prime informazioni del Soccorso Alpino, un ragazzo di 25 anni sarebbe rimasto ferito mentre un'altra sarebbe illesa. Sul posto sono presenti gli uomini del soccorso piste della Polizia e un elicottero di Trentino emergenza.

Un'altra valanga si è staccata sul Monte Elmo: è morto un uomo di 62 anni, Hans Happacher, proprietario del Caravan Park di Sesto in Val Pusteria. L'uomo con gli sci da fuoripista è salito per un pendio accanto al comprensorio sciistico di monte Elmo, solitamente molto frequentato da scialpinisti. A causa delle alte temperature e del manto nevoso instabile si è staccata una slavina di grandi dimensioni che lo ha travolto. L'uomo era ben equipaggiato ed aveva con sè l'Arva, grazie al quale è stato immediatamente localizzato. Alcuni uomini del soccorso alpino che erano in zona hanno, infatti, osservato la valanga e si sono subito recati sul posto. Purtroppo l'uomo è stato sepolto da due metri di neve. Ci sono voluti 20 minuti circa prima di poter iniziare i tentativi di rianimazione che il medico d'urgenza ha portato avanti per un'ora intera, ma per l'uomo c'è stato più nulla da fare.

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