"Lo sport mi ha dato molto di più
di quanto mi ha tolto". Lo ha detto Alex Schwazer, presentando a
Bolzano l'edizione tedesca della sua biografia 'Dopo il
traguardo', "Das Ziel im Blick" (ed. Athesia). "Come atleta - ha
aggiunto - sono andato oltre le mie aspettative. Da giovane il
mio massimo obiettivo era andare alle olimpiadi, ma poi ho fatto
ben altro", ha proseguito il campione olimpico di Pechino 2008.
Il marciatore altoatesino ha detto di essere "grato delle
esperienze fatte, che mi hanno fatto crescere più delle
vittorie. Uno vorrebbe sempre essere vincente, mentre anche le
sconfitte hanno il loro insegnamento", ha detto. In riferimento
al lungo iter giudiziario Schwazer ha sottolineato che "tutta la
fatica ha portato a un buon risultato, anche se il mio obiettivo
era il ritorno alle gare". Il 37enne da alcuni anni allena
podisti amatori. "In questo modo sono rimasto nel mondo dello
sport, anche se a causa della mia squalifica devo rispettare
tanti divieti: non posso allenare tesserati, non posso andare
alle gare e non posso entrare nei campi sportivi. Comunque ho
trovato un ruolo che mi appaga". "Lo sport - ha concluso -
insegna di non mollare mai e di affrontare giornate difficili.
E' davvero una grande scuola di vita".
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