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Siccità: Osservatorio Alpi Orientali, emergenza idrica alta

Siccità: Osservatorio Alpi Orientali, emergenza idrica alta

Modificati i programmi di produzione di diverse centrali

BOLZANO, 24 giugno 2022, 19:03

Redazione ANSA

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In occasione della riunione dell'Osservatorio per gli utilizzi dell'acqua nel bacino idrografico delle Alpi Orientali - Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Trentino e Alto Adige - è stato dichiarato il livello di emergenza idrica "Alto". Sono particolarmente colpiti i territori del bacino idrografico del Piave, dell'Isonzo e del Tagliamento. Attualmente escluse le aree del bacino idrografico dell'Adige. Nel bacino idrografico dell'Adige e quindi anche in Alto Adige si mantiene il livello di allerta medio in vigore da fine aprile.
    Poiché non sono previsti temporali per il prossimo fine settimana e di solito non vi è alcun picco di produzione di elettricità dai grandi serbatoi d'acqua durante il fine settimana, lo scarico dell'acqua potrebbe scendere. Ciò potrebbe portare a difficoltà nella produzione di acqua potabile nella provincia di Rovigo all'inizio della prossima settimana. Per questa ragione Alperia ha deciso, d'intesa con il presidente Arno Kompatscher e l'assessore provinciale competente, Giuliano Vettorato, e in coordinamento con gli operatori trentini, di modificare i programmi di produzione delle diverse centrali idroelettriche in modo tale da garantire portate costantemente più elevate anche nel fine settimana.
    I maggiori operatori Alperia, Dolomiti Energia e SF Energy garantiranno complessivamente 26 mü/sec in più di portata, la metà dei quali sarà fornita dall'Alto Adige. Rientrano in tale scarico le centrali S. Floriano (SF-Energy, opera insieme al Trentino) ad Egna con 12 mü/sek, Lappago/Brunico (Alperia) e St.
    Giustina/Mezzocorona (Dolomiti Energia) ciascuna con 7 mü/sec.
    Questo per garantire che il flusso dell'Adige nella zona della foce a Boara Pisani sia garantito a 80 mü/sec e quindi la penetrazione dell'acqua salata dal mare e la conseguente salinizzazione delle falde acquifere nella zona della foce dell'Adige possano essere evitate.
    Il presidente Kompatscher e il suo vice Vettorato accolgono questo passo come un segno importante di collaborazione responsabile. Lo vedono come un "importante segno di solidarietà". Tuttavia, il presidente e l'assessore ripetono il proprio appello alla popolazione affinché utilizzi la preziosa risorsa idrica in modo molto parsimonioso e sostenibile.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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