"Difficilmente si riuscirà a dare
una risposta alla grande richiesta di tamponi che si prevede ci
sarà dopo il 15 ottobre se non in collaborazione con le aziende
e con tutti coloro che sono interessati". Lo ha detto il
presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher,
parlando dell'entrata in vigore per la metà del mese prossimo
delle norme sull'obbligo del Green pass nei luoghi di lavoro.
"Anche se si prevede un aumento delle persone che si
vaccineranno di qui al 15 ottobre - ha aggiunto Kompatscher -
possiamo già immaginare che saranno tante le persone che, non
avendo fatto il vaccino, dovranno fare il tampone due se non tre
volte la settimana per potersi recare sul luogo di lavoro". Per
prepararsi all'appuntamento, la Provincia di Bolzano guarda
anche a ciò che avviene nel resto d'Italia. "Stiamo dialogando
con le altre Regioni - riferisce ancora il presidente
altoatesino - per vedere come si muovono perché il tema esiste
esiste anche altrove. Vogliamo capire come ci si organizza e
come mettere a disposizione il servizio, ovviamente nei limiti
di ciò che il sistema permette sia dal punto di vista delle
risorse umane, che materiali e finanziarie".
A proposito del possibile passaggio dell'Alto Adige in zona
gialla, Kompatscher ha sottolineato che "la situazione è
piuttosto stabile e potrei dire 'purtroppo'. Abbiamo non pochi
ingressi in terapia intensiva ed il numero totale dei ricoverati
non è aumentato solo perché ci sono anche le uscite". "Si tratta
spesso di persone relativamente giovani e, attualmente, non
vaccinate. Se il numero di queste persone dovesse ancora
aumentare, aumenta anche il rischio di passare ad un'altra
classificazione, ma per ora non è così", ha concluso
Kompatscher.
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