Pur ricordando che "il senso
complessivo della manovra" è di "fare sintesi fra due dimensioni
della vita: un presente che va gestito ed un futuro che va
immaginato e costruito", durante la seduta in Consiglio
provinciale a Trento il presidente della Provincia Maurizio
Fugatti ha evidenziato che "il documento che oggi la Giunta
presenta al Consiglio ha una valenza principalmente tecnica". E
ciò in considerazione del fatto - ha spiegato - che "la vera
manovra di assestamento 2021" è già stata varata in primavera
con la legge provinciale numero 7 del maggio scorso", che ha
mobilitato 230 milioni di euro.
Il tema è garantire la sostenibilità a lungo termine della
finanza provinciale.
Fugatti ha esordito segnalando che pochi anni fa nessuno avrebbe
immaginato di ritrovarsi in quest'aula a discutere così
frequentemente di programmazione finanziaria per organizzarsi ad
affrontare emergenze e scenari che cambiano con una velocità
sempre più frenetica. Il presidente ha tenuto a dire che il
governo provinciale pone oggi per la prima volta in evidenza
questo problema, perché in assenza una soluzione stabile e
duratura ad esso "diventa esercizio inutile programmare scelte,
operare decisioni di spesa, intervenire sulla comunità". Secondo
il presidente "quel che più conta è l'avvio di un percorso di
valutazione della tenuta del nostro quadro ordinamentale
finanziario per assicurarci stabilmente - quindi nel futuro - la
capacità di sostenere le competenze della nostra autonomia".
Con Bolzano l'obiettivo è riscrivere i patti con lo Stato:
Fugatti ha precisato di riferirsi all'acquisizione di gettiti
arretrati, alla riduzione del concorso alla finanza pubblica,
alla riscrittura di "patti" che le eccezionali e imprevedibili
circostanze che si sono susseguite hanno reso insostenibili "e -
ha aggiunto - in modo ingiusti".
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