Le imprese di commercio, turismo e servizi (114mila sul totale
di 413mila) garantiscono il 75% del Pil toscano, con 77 miliardi
di euro, e il 64% dell'occupazione con 718mila lavoratori
impiegati, in crescita di 68mila unità dal 2010 al 2019. E'
quanto afferma l'indagine semestrale condotta da Format Research
per conto della Confcommercio Toscana, presentata nel dettaglio
durante gli Stati generali del commercio al Teatro Petrarca di
Arezzo l'11 febbraio.
"E' in calo - afferma Franco Marinoni, direttore di
Confcommercio Toscana - la quota di imprese che si recano in
banca per chiedere credito (18%, contro il 19% del semestre
precedente) e calano anche le risposte positive (35%, in
diminuzione del -1,5%). La liquidità regge, ma se vogliamo
spingere l'innovazione dobbiamo aprire linee di sostegno
adeguate al terziario. Per adesso i bandi regionali sono ancora
troppo calibrati sulle caratteristiche e le esigenze delle
grandi imprese del comparto produttivo. Ma se vogliamo mantenere
vivo il contributo che il terziario dà all'occupazione e alla
ricchezza toscana dobbiamo aiutarlo a guardare al futuro".