Un incontro ravvicinato con i nostri
antenati estinti, quasi un viaggio nel tempo in uno scenario
futuribile. E' la nuova sala dell'evoluzione umana del Museo di
storia naturale dell'Università di Pisa a Calci (Pisa),
inaugurata oggi alla presenza del rettore dell'Ateneo Riccardo
Zucchi, del sindaco di Calcio Massimiliano Ghimenti e della
direttrice del museo Elena Bonaccorsi.
I protagonisti dell'allestimento sono le ricostruzioni a
grandezza naturale in silicone di sei specie di ominini, un
gruppo di primati che comprende l'uomo e i suoi antenati estinti
consentendo il visitatore di incontrare alcune specie
particolarmente note come Australopithecus afarensis, Homo
habilis, Homo erectus, Homo neanderthalensis e altre un po' meno
note come Homo floresiensis e Homo naledi. Per la nostra specie,
Homo sapiens, saranno i visitatori stessi ad essere
protagonisti, perché una delle teche è una postazione
multimediale capace di scansionare il nostro corpo e metterci
accanto ai nostri antenati estinti per regalarci un selfie di
gruppo che attraversa quattro milioni di anni.
"L'importanza del museo - ha detto Zucchi - è confermata dai
numerosi riconoscimenti ricevuti: negli ultimi quattro anni è
stato primo nella graduatoria di merito della Regione Toscana
per l'assegnazione dei contributi ai musei ed ecomusei di
rilevanza regionale e nel 2022 l'Agenzia nazionale di
valutazione del sistema universitario e della ricerca lo ha
definito come uno dei casi di eccellenza nell'ambito dei musei
universitari italiani. E piace molto anche al pubblico visto che
nel 2023 ha già superato i 50mila visitatori". Per Bonaccorsi,
"il nuovo allestimento, che completa la Galleria dei primati,
illustra le principali tappe della nostra storia evolutiva, con
approfondimenti tematici che raccontano delle decine di specie
che hanno popolato la Terra da quattro milioni di anni e alcune
di queste hanno vissuto contemporaneamente in aree diverse del
Planeta, mentre altre si sono incontrate, come noi e i
Neanderthal, secondo un percorso evolutivo che speriamo di aver
raccontato in un modo coinvolgente per i visitatori".
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