(ANSA) - FIRENZE, 03 GIU - Oltre due chili di cocaina, varie
confezioni di sostanze dopanti e quasi 54.000 euro oltre
all'auto e al cellulare. E' quanto hanno sequestrato gli agenti
della polizia municipale insieme a quelli della polizia di Stato
nel corso di un intervento a Firenze contro lo spaccio di droga
che si è concluso con l'arresto in flagranza di un 49enne.
L'operazione, spiega Palazzo Vecchio, risale alla notte tra il
31 maggio e il 1 giugno. Gli operatori del reparto antidegrado,
insieme agli agenti del Commissariato di San Giovanni erano
impegnati in un servizio antispaccio nella zona di Gavinana
quando hanno notato un'auto procedere in modo incerto. A bordo
un uomo che guardava con insistenza lo specchietto posteriore
come per accertarsi di non essere seguito. Dato che la vettura è
risultata intestata a una persona già nota alle forze
dell'ordine, gli agenti hanno intimato l'alt. Alla guida c'era
proprietario dell'auto, un italiano di 49 anni residente nella
provincia. Il comportamento nervoso dell'uomo ha insospettito di
più gli agenti che quindi hanno perquisito l'auto trovando una
sacca di tela contenente due panetti rettangolari di sostanza
bianca risultata poi cocaina per un peso di 2,176 chilogrammi, e
un marsupio con nascosto denaro in contante per 10.250 euro e
ulteriori 690 euro in banconote di taglio diverso. Nell'auto, si
spiega ancora dal Comune, gli agenti hanno trovato anche un
coltello a serramanico, uno storditore elettrico funzionante, un
attrezzo multiuso con lama e nel portabagagli una mazza da
baseball. A quel punto gli agenti sono andati a casa dell'uomo
dove state trovate numerose confezioni di sostanze dopanti e poi
in una palestra dove svolgeva l'attività di trainer. Qui nel suo
armadietto personale all'interno degli spogliatoi privati,
chiuso con un lucchetto le cui chiavi erano in suo possesso,
sono stati rinvenute sette mazzette di banconote di taglio
diverso per un totale di 43.000 euro. Per denaro, cocaina e
sostanze dopanti è scattato il sequestro come pure per l'auto e
il cellulare. Ora il 49enne è nel carcere di Sollicciano.
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