(ANSA) - VIAREGGIO (LUCCA), 03 FEB - I familiari delle
vittime della strage ferroviaria di Viareggio (Lucca) del 29
giugno 2009 sono andati stasera in stazione per osservare il
treno merci con cisterne di Gpl fermato dopo l'avaria al freno
di un carro. "Spesso lo abbiamo già denunciato che i pattini dei
freni" di questi treni "sono difettosi. L'Europa lo sa,
Trenitalia lo sa", ha detto in un videomessaggio su Fb Marco
Piagentini, referente della onlus Il Mondo che vorrei che
riunisce i familiari. "E' successo in altre città, è successo di
nuovo a Viareggio" "alla vigilia dell'inizio del Carnevale che
festeggerà 150 anni domani, abbiamo sfiorato un'altra tragedia,
non mi sarei certo aspettato che potesse accadere ancora una
cosa del genere nella stazione di Viareggio", ha anche detto
Piagentini ricordando l'incidente del 2009 in cui morirono i
familiari. Anche allora si trattò di un treno merci con vagoni
cisterna per gas Gpl tipo quesllo di oggi. Allora uno si
rovesciò dopo uno svio in stazione e il gas liquido si incendiò
causando 32 morti nelle case e nelle strade vicine ai binari.
Marco Piagentini perse la moglie Stefania 39 anni i figli
Lorenzo 2 anni e Luca 4 anni e lui rimase ustionato per il 98%,
così come l'altro figlio Leonardo sopravvissuto anche lui e
ustionato.
"La prontezza di riflessi del macchinista e dei vigili del
fuoco hanno evitato il peggio però nulla è cambiato dopo quanto
abbiamo sempre sostenuto sul problema della sicurezza - ha
aggiunto Piagentini -. I nostri Comuni versiliesi hanno
sottoscritto un documento riguardante la sicurezza per il
passaggio dei treni nelle nostre stazioni ma tutto questo è
finito in un cassetto. Non siamo stati matti se fin dal primo
giorno abbiamo puntato il dito sulla questione della sicurezza ,
dopo 13 anni siamo punto da capo, si predilige il profitto alla
sicurezza e questa è una ulteriore dimostrazione". Domani col
primo corso mascherato del Carnevale, è previsto un presidio con
volantinaggio dell'Associazione Il Mondo che vorrei alle ore 15
in piazza Mazzini. (ANSA).