Il gip di Prato ha rigettato la
richiesta di scarcerazione per l'imbianchino di 35 anni, Andrea
Costa, arrestato dai carabinieri la notte dopo l'omicidio di
Comeana e accusato di concorso nell'omicidio di Gianni Avvisato,
38 anni. Il gip ha convalidato l'arresto e stabilito di
mantenere la misura cautelare del carcere per valutare meglio la
personalità dell'arrestato, soggetto che il giudice ritiene
pericoloso. Costa, difeso dagli avvocati Mattia Alfano e Massimo
Nistri, il pomeriggio del 24 novembre accompagnò davanti alla
casa della vittima l'uomo - Stefano Marrucci, 55 anni,
fiorentino, che tuttora è ricercato - che secondo i carabinieri
avrebbe sparato a Gianni Avvisato. I carabinieri individuarono
Costa la notte successiva all'omicidio. Nelle prime
dichiarazioni fatte ai militari l'imbianchino avrebbe detto di
essere stato presente sul posto del delitto, in via Boccaccio, a
Comeana, ma di non aver sparato lui. Stamani nell'udienza di
convalida davanti al gip si è avvalso della facoltà di non
rispondere. Il 35enne è accusato di concorso in omicidio.
Nell'udienza di convalida i difensori hanno chiesto al giudice
di modificare la misura cautelare dall'arresto in carcere - dove
l'imbianchino si trova adesso - in quella meno afflittiva dei
domiciliari. Ma il giudice ha mantenuto la misura più grave.
Intanto proseguono le ricerche di Marrucci i cui precedenti di
polizia e penali risultano numerosi: rapine, risse, evasioni, ma
anche un omicidio, quello del boss della mafia catanese Agatino
Mirabella, nel 1987. Per questo delitto, che avvenne per motivi
di gelosia verso una donna, l'attuale ricercato fu condannato a
20 anni di carcere in via definitiva.
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