Le semifinali di Champions League, le
cui gare di andata sono previste per la prossima settimana, non
sono in pericolo, ha assicurato il presidente UEFA Aleksander
Ceferin, riferendosi al progetto della Superlega, naufragato nel
giro di 48 ore. "Ci sono relativamente poche possibilità che le
partite non si svolgano, ma in futuro sarà diverso", ha detto
Ceferin in una intervista trasmessa ieri sera da Pop Tv,
emittente slovena. "La chiave è che la stagione è già iniziata.
Se cancelliamo gli incontri, i canali televisivi chiederanno un
risarcimento", ha detto. Appena si era manifestata la nascita
della Superlega, la UEFA aveva minacciato l'esclusione da tutte
le competizioni nazionali e internazionali per i 12 club
dissidenti, tre dei quali sono ancora in lizza nell'edizione in
corso della Champions (Manchester City, Chelsea e Real Madrid).
Il Real ospiterà il Chelsea martedì, mentre il City giocherà
mercoledì in casa del Paris SG, club è rimasto fedele alla UEFA.
Ceferin, che ieri aveva invitato a "ricostruire l'unità" del
calcio europeo, ha anche avvertito che i club dissidenti
"subiranno le conseguenze" della loro iniziativa, nel frattempo
pubblicamente ripudiata da 10 dei 12 club 'fondatori'. Gli unici
che non si sono ancora tirati indietro restano Real Madrid e
Barcellona. Per quanto riguarda i club britannici, "terremo
conto del fatto che hanno ammesso il loro errore" ha detto
Ceferin. Ma se gli altri "vogliono partecipare alle nostre
competizioni, dovranno contattarci e noi dovremo risolvere i
problemi", ha aggiunto, riferendosi alle consultazioni in corso
con l'ufficio legale della UEFA.
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