Un 3-0 rotondo ad Atene lancia l'Italia di Roberto Mancini in
fuga per la qualificazione a Euro 2020. Barella, Insigne e
Bonucci firmano nel giro di 10' la vittoria preziosa su una
Grecia in disarmo, ma pur sempre potenziale rivale per i due
pass europei del girone. Soprattutto, il risultato chiude il
cerchio della crescita costante disegnata con abile mano dal ct
della rifondazione. Nel giorno in cui la Bosnia cade a Tampere
con la Finlandia, gli azzurri assestano un colpo che potra'
risultare gia' decisivo nella corsa all'Europeo. L'Italia e' a
punteggio pieno dopo tre giornate, greci e bosniaci arrancano
cinque lunghezze indietro; la piu' vicina e' la Finlandia (-3)
gia' battuta dagli azzurri nell'andata, tra tre giorni allo Juve
Stadium Mancini potra' davvero ipotecare un posto al prossimo
torneo continentale, battendo la Bosnia. I numeri intanto
parlano chiaro: tre vittorie su tre, 11 gol fatti e zero subiti.
Anche la crisi realizzativa dei primi mesi sembra lontana. Per
il resto, il ct azzurro si gode la serata di maturita' dei suoi
ragazzi, e i segnali positivi lanciati da Belotti, al quale e'
mancato solo il gol, Emerson, Barella e Insigne. Il caldo e il
finale di stagione non hanno regalato un match dai ritmi
altissimi, ma l'autorita' con la quale il centrocampo a tre
Barella-Jorginho-Verratti ha tenuto la partita e la facilità con
la quale si sono trovati i gol sono un innegabile segno di
crescita. All'avvio, Mancini sceglie Insigne e non Bernardeschi
a completare il tridente con Chiesa e Belotti, tornato al centro
dell'attacco. Dall'altra parte Anastasiadis si copre con un
3-5-2 sulla carta, in campo una sorta di 3-6-1 dove tutti sono
dietro la palla, e solo Fortounis prova a far da sponda sui
lanci lunghi dalle retrovie. L'Italia spinge soprattutto a
sinistra, con Emerson e Insigne spesso aiutati dai
centrocampisti, e il piede del terzino del Chelsea e' un'arma
pericolosissima. Dopo una manciata di minuti un Belotti molto
mobile si vede anticipare sottoporta da Zeca la bella sponda di
Insigne, Chiellini ci prova di testa su angolo (9'), e dopo un
tiro al volo di Siovas bloccato facile da Sirigu la prima vera
occasione azzurra arriva al 22': Insigne scarica su Belotti, dal
vertice sinistro dell'area il centravanti calcia male e alto. Ma
e' questione di secondi: il centravanti va in progressione a
sinistra, scarica al centro dove accorre Barella che scarica a
porta vuota: è l'1-0 che apre la partita. Il raddoppio arriva da
un colpo da biliardo di Insigne, lesto a sfruttare uno svarione
di Samaris e a scappare fin dentro l'area. Il suo destro a giro
sul palo opposto e' una perla imprendibile: 2-0, ed e' solo la
mezzora. Al minuto 33', arricchisce il bottino Bonucci, una
girata di testa su cross ancora una volta di Emerson, e sullo
0-3 il ct teme l'imbarcata dei suoi e trasforma la difesa in una
linea a cinque. Gli azzurri potrebbero dilagare, al 42' sprecano
ancora con Barella. Al rientro, il ct Anastiasadis prova due
cambi ma la partita non si inverte. Il centrocampo azzurro
addomestica il pallone e congela il match, emblematico il
prolungato giro palla che porta al tiro pericoloso Barella dopo
otto minuti. Mancini toglie Emerson affaticato, entra De Sciglio
che va subito al tiro pericoloso. Nel mezzo, la fiammata
d'orgoglio dei padroni di casa porta al gran destro di Fortounis
respinto da Sirigu, e sul prosieguo i greci reclamano per un
mani in area di Chiellini. Insigne spreca il grande assist di
Chiesa alla mezzora, sparando su Barkas in uscita. Al festival
dello spreco si iscrive al 36' anche Chiesa, non in serata:
sull'assist di Belotti sottoporta spara alto incredibilmente. Le
ultime chanche sono di Florenzi e Insigne, ma Barkas nega a
tutti e due la gioia di una serata azzurra quasi perfetta.
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