Audrey Diwan è una sceneggiatrice,
giornalista e scrittrice francese. Ha appena vinto il Leone
d'oro a Venezia 78 con il film L'Évenement, da lei scritto e
diretto. In Italia lo si vedrà ad ottobre in sala, intitolato 12
settimane, distribuito da Europictures). Tratto dal romanzo
autobiografico di Annie Ernaux e con Anamaria Vartolomei
protagonista eccellente, racconta la storia di una giovane
brillante universitaria che nella Francia del 1960 è costretta a
mettere a rischio se stessa per interrompere la gravidanza non
voluta in un'epoca in cui abortire era illegale e dunque una
pratica clandestina. "Non è un film sull'aborto, ma sulla
libertà delle donne. Da giovane ho dovuto abortire - ha detto la
regista 41enne - ma l'ho potuto fare legalmente, in ospedale, in
tutta sicurezza, senza rischiare la vita. Alle generazioni
precedenti questo non era possibile e ancora oggi non lo è in
molti Paesi, come la vicina Polonia. Un tema così è molto
urgente". La regista ha raccontato di aver avuto da sabato notte
"tante congratulazioni dalle registe francesi e tanti messaggi
dalle donne. Oggi tanti diritti acquisiti nei decenni
dall'universo femminile sono di nuovo messi in pericolo e penso
che che sia un modo di togliere potere alle donne, privarle di
diritti fa parte di una guerra di potere con gli uomini".
L'Evenement (12 settimane) ha vinto il Leone d'oro, "ma io non
me lo aspettavo, un premio è importante ma molto lo è continuare
a fare cinema, ho già scritto un altro film. Vorrei che non
facesse notizia il premio ad una regista, mi batto non per
l'uguaglianza in sé - ha sottolineato - ma perché questa
uguaglianza sia naturale finalmente, avere pari accesso, pari
opportunità nella società, incluso il fare cinema, è ciò per cui
lotto. Siamo la metà del pianeta ed è molto importante il nostro
sguardo attraverso i film. Spero che il Leone d'oro vinto apra
altre porte alle mie colleghe", ha concluso. I suoi riferimenti
cinematografici? Donne ma non solo: "Agnes Varda, Jane Campion,
Ken Loach, Hirokazu Koreeda". Si aspetta polemiche visto il tema
del film? "Non voglio provocare, ma aprire un dibattito sulla
libertà delle donne".
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