"Si parla sempre solo delle navi che
sono arrivate a destinazione, non di quelle che non sono mai
arrivate. C'erano navi che affondavano con i nostri antenati e
noi vogliamo raccontare le loro storie. Enslaved è molto più di
una serie tv; per me è il tentativo di ridare la voce a milioni
di persone: voce che era stata messa a tacere". Così l'attore
Samuel L. Jackson introduce Enslaved: la crudele tratta
atlantica degli schiavi afroamericani, la docu- serie tv in sei
episodi condotta dallo stesso Jackson, insieme ai giornalisti e
documentaristi Afua Hirsch e Simcha Jacobovici, in onda su
History Channel (canale 407 di Sky) dal 22 febbraio alle 21.00
(due episodi a serata). È la drammatica ricostruzione della
tratta - durata 400 anni - di esseri umani dai Paesi africani al
nuovo mondo: oltre 12 milioni di persone rapite e vendute in
schiavitù, di cui almeno 2 milioni morti durante il viaggio. Nel
primo episodio Samuel L. Jackson intraprende un viaggio
personale, dopo aver scoperto che il suo DNA risale alla tribù
Benga del Gabon. Accolto come un figlio perduto da tempo che è
tornato a casa, partecipa ad un rito di iniziazione. Ma Jackson
fa un ulteriore passo avanti: trasforma il suo personale viaggio
in uno sforzo per sensibilizzare gli spettatori sulla storia
della tratta transatlantica degli schiavi afroamericani. A tal
fine coinvolge l'associazione di subacquei "Diving With a
Purpose" (DWP) per andare alla ricerca di navi negriere
affondate nell'Oceano Atlantico. Samuel L. Jackson, attore in
Pulp Fiction, Jurassic Park, Django Unchained, Shaft, Star Wars,
senza dimenticare l'universo cinematografico Marvel, per la
prima volta ha accettato di condurre una serie documentaristica
che gli ha consentito non solo di tornare al suo primo amore
accademico, l'oceano (Jackson si è laureato in Biologia Marina
presso Morehouse College) ma soprattutto di parlare ancora una
volta di diritti civili. Nel 1968 partecipò tral'altro ai
funerali di Martin Luther King. Nella serie Enslaved per la
prima volta la nuova tecnologia subacquea - come la mappatura 3D
avanzata e il radar penetrante nel terreno - ha permesso di
individuare ed esaminare numerose navi negriere affondate,
rivelando una prospettiva completamente nuova sulla storia della
tratta transatlantica degli schiavi. In diversi siti di
immersione, tra Regno Unito, Giamaica e Florida, un team esperto
di subacquei ha localizzato sei navi che affondarono con gli
schiavi a bordo. Nel frattempo, sulla terraferma, gli esperti
hanno indagato sulle storie che legano gli schiavi del Ghana, le
case signorili dell'Inghilterra e le piantagioni americane. Il
lavoro investigativo e scientifico, gli indizi recuperati in
fondo al mare, il reportage e le ricostruzioni delineano
l'ideologia, l'economia e la politica della schiavitù, e
restituiscono alla luce i particolari perduti di eventi del
passato e le storie dimenticate delle sofferenze di milioni di
persone. Nella seconda puntata nella sua ricerca per raccontare
la storia della tratta degli schiavi, in che modo gli schiavisti
hanno provato a giustificare 400 anni di tratta e lo
sfruttamento e l'omicidio di milioni di persone provenienti dai
paesi africani? Nel mondo antico il colore non era un criterio
in base al quale le persone si giudicavano a vicenda. Allora
come è nata l'ideologia del razzismo? Jackson invia Jacobovici e
Hirsch in missione per comprendere il processo che ha portato
gli europei a ritenere la schiavitù non solo redditizia
economicamente ma anche fondata razionalmente. Parallelamente a
questa indagine, nel Canale della Manica, i subacquei di DWP
individuano uno dei relitti più antichi di navi negriere,
recuperando un oggetto risalente a 350 anni fa.
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