"Il mio gioco e' adatto all'erba. Ma
il fatto e' che su questa superficie devo ancora capire come
muovermi..". Carlos Alcaraz, il piu' giovane tennista nella top
10 mondiale dal 2005 in poi (ora e' n.7), con i suoi 19 anni, e'
chiamato da tutti il 'nuovo Nadal'. Anche se i tecnici di questo
sport dicono che in realta' il suo gioco è piu' vicino a quello
di sua maesta' Federer, otto volte re del torneo londinese. Ma
c'e' un motivo, oltre all'infortunio al gomito che lo ha messo
fuorigioco dal Queen's, per il quale all'edizione n.135 al via
domani il baby fenomeno spagnolo non si presenta con ambizioni
troppo alte.
"La cosa più difficile per me e' muovermi - ha raccontato
nella conferenza della vigilia Alcaraz - Giocare aggressivo,
cercando di andare a rete è la parte migliore del mio tennis, ma
la devo portare da altre superfici a questa". Per questo il suo
Wimbledon e' una specie di universita'. "Guardo e riguardo gli
allenamenti dei migliori giocatori per rubare loro i segreti
della stabilità in campo - ha raccontato - L'altro giorno mi
sono allenato con Dan Evans, uno che sa molto su come ci si
comporta su quest'erba. E poi guardo sempre i video di Federer,
Djokovic, Rafa, e anche Murray".
Al di la' delle lezioni che lo spagnolo ritiene ancora
necessarie, c'e' un avvicinamento al torneo difficile. "Non sono
riuscito a prepararmi bene per Wimbledon quest'anno - dice
riferendosi all'infiammazione del gomito - , ma vengo sempre a
ogni torneo pensando di essere in grado di fare un buon
risultato o addirittura di vincere". Per avvicinarsi alla
finale, comincera' la sua salita da n. 5 del seeding contro il
tedesco Struff. "Da quando ero bambino rimanevo affascinato
dalla grandi partite sul Centre Court, dalla tv - ha ammesso
Alcaraz - Gia' giocare questo torneo per me e' importante, ma
provero' a passare il maggior numero di turni per aver la gioia
di giocare su quel campo".
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