Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Calcio: Maldini "Ibrahimovic universale, sempre decisivo"

Calcio: Maldini "Ibrahimovic universale, sempre decisivo"

Ieri sera il dt del Milan ha ricevuto premio Vicini a Cesenatico

CESENA, 23 settembre 2020, 12:30

Redazione ANSA

ANSACheck

"Universale è Ibrahimovic, senza età, sempre decisivo. L'obiettivo di quest'anno è di essere competitivi e sono convinto che ci riusciremo". Così Paolo Maldini ieri sera ricevendo a Cesenatico il premio Azeglio Vicini al Grand Hotel Da Vinci.
    Quando il suo ex compagno di nazionale Lorenzo Minotti ha detto che il calcio non poteva permettersi di tenere fuori uno come Maldini, come ha fatto per una decina di anni, il direttore tecnico del Milan ha risposto: "Non era scritto da nessuna parte che dovessi fare il dirigente del Milan, ho preso l'occasione giusta quando Leonardo mi ha chiamato. Ho sofferto ma ora mi trovo proprio a mio agio e spero di continuare a crescere, completeremo la rosa. Nella mia carriera ho sempre cercato di essere umile ed educato come mi ha insegnato la mia famiglia.
    Non ho mai voluto fare l'allenatore. Cosa mi dava più fastidio da calciatore? Tornare a casa in auto dopo una partita con mio padre che commentava. E lo stesso fa ora mio figlio nei miei confronti".
    Davanti alla famiglia Vicini, alla signora Ines e al figlio Gianluca, Maldini ha poi ringraziato l'ex ct (sepolto a Cesenatico dove era cresciuto da ragazzo e viveva parte dell'anno) che è stato decisivo nella sua carriera: "Ha sempre creduto in me, mi ha fatto debuttare in Under 21 a soli 17 anni con ragazzi ben più grandi, poi a 20 nella nazionale maggiore contro la Jugoslavia. È stata una presenza importante, un educatore".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza