"Chi parla di lutto per il
giornalismo descrive solo una parte della verità: è un lutto per
tutta la cultura italiana". Lo afferma il presidente della
Fidal, Stefano Mei, dopo essere passato in Campidoglio per un
saluto a Gianni Minà, "l'amico di una vita".
"Ho conosciuto Gianni nel 1986, all'apice della mia carriera
- racconta Mei, che quell'anno colse l'oro europeo dei 10mila
metri - e ho subito apprezzato l'uomo, oltre che lo
straordinario professionista. Da allora mi è sempre stato
vicino: ricordo tante serate insieme, tanti discorsi, i
compleanni sulla terrazza della sua casa alla Camilluccia,
momenti di festa a Forte dei Marmi". "Ho lavorato con lui a
Tuttosport, e poi ha sostenuto, con appassionata partecipazione,
il mio percorso nella dirigenza sportiva - prosegue Mei -. Minà
sapeva cogliere il valore delle persone, e nel racconto
sportivo, era capace di andare oltre la prestazione, la figura
del campione, mettendo in luce lo spessore umano del
protagonista".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA